Roma, 14 mag. – La fiducia degli italiani nel governo Draghi scende al 48,6%, in calo dello 0,6% rispetto alla settimana scorsa. E’ quanto emerge dal sondaggio Dire-Tecnè realizzato il 12 maggio.
Il 13 febbraio del 2021, al momento del giuramento, l’esecutivo Draghi poteva contare su una fiducia al 58,4%, cresciuta al 59% la settimana seguente: il picco più alto raggiunto dalla squadra di Mario Draghi. A parte il 50,4% toccato il 25 febbraio scorso, nelle ultime dieci settimane il governo è rimasto stabilmente sotto il 50% delle preferenze degli intervistati.
Anche questa settimana l’ex presidente BCE perde (0,5%) nel gradimento: 53% contro il 61% di inizio mandato. Anche se sono lontani i picchi raggiunti nei mesi scorsi (67,1% il 3 settembre), la maggioranza degli italiani (53%) oggi ha ancora fiducia nel presidente del Consiglio. Il punto più basso si era registrato poco più di un anno fa, il 30 aprile 2021 (51,7%). Ma ad inizio mandato, nel febbraio 2021, il consenso era del 61%. Otto punti meno di oggi.
La coalizione del centrosinistra guadagna questa settimana (+0,2%) rispetto a quella di centrodestra in leggero calo (-0,1%). Il margine tra le due coalizioni rimane però ampio, col centrodestra che rimane ancora ampiamente in vantaggio. Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi con l’Italia e Coraggio Italia oggi hanno il consenso del 49,1% degli italiani; PD, M5S, Articolo Uno ed Europa Verde si fermano invece al 38,9%.
Impennata di Fratelli d’Italia che guadagna anche questa settimana (+0,3%) nel consenso tra gli italiani e stacca ulteriormente il Partito Democratico, fermo e ancora più secondo partito italiano.
Il partito di Giorgia Meloni si conferma dunque primo partito col 22,4% e ha un margine rassicurante sul PD, fermo questa settimana al 21,7%. Al terzo posto la Lega (15,2%) che però perde 0,2% negli ultimi sette giorni. Sale il Movimento Cinquestelle, quarto col 13,1% dei consensi: +0,2% rispetto all’ultima rilevazione. Quindi stabile Forza Italia col 10,7%. Seguono Azione/+Europa col 4,5% (+0,1%), Italexit 2,1% (-0,1%), Italia Viva 2% (-0,1%), Europa Verde 2% (-0,1%), Sinistra Italiana 1,9% (-0,1%).