A darne notizia la Cisl nel corso di un webinar su digitalizzazione e Pnrr con accademici e gli assessori regionali Armao e Zambuto. Cappuccio: riformare la pubblica amministrazione per ammodernare e rilanciare sistema produttivo e dei servizi, turismo e attività culturali. Armao: nel documento che il ministro Colao ci ha mostrato durante l’ultima riunione, le Regioni non sono neppure menzionate. Zambuto punta l’indice sul criterio della spesa storica che “ci ha enormemente penalizzato”
Palermo – “Abbiamo appena ricevuto la convocazione del presidente della Regione per il via al confronto a Palazzo d’Orleans sul tema ‘Patto per il lavoro. Pnrr’. Ci vedremo giovedì 14, i sindacati e il governatore con gli assessori regionali alle Attività produttive, all’Economia, alle Infrastrutture e al Lavoro”. A darne notizia Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl Sicilia, parlando stamani alla platea virtuale del webinar organizzato dal sindacato sui temi della digitalizzazione e del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Sono mesi che rivendichiamo per la Sicilia un grande patto sociale – le parole di Cappuccio – affinché istituzioni, sindacato e imprese convergano su una serie di priorità all’interno di una visione concertata e unitaria di sviluppo della regione. Il 14 la discussione si apre. E per la Cisl il tema della digitalizzazione della pubblica amministrazione è dirimente. Perché senza riforma della burocrazia. E senza una pubblica amministrazione agile e capace d’interventi tempestivi, il Pnrr non parte nemmeno”. Al webinar hanno preso parte i professori Luigi Campagna e Luciano Pero, del Politecnico di Milano; gli assessori regionali Marco Zambuto, alle Autonomie locali e Gaetano Armao, all’Economia. Ciccio Scrima, direttore del centro studi nazionale Cisl e, per la segreteria regionale del sindacato, Rosanna Laplaca e Paolo Sanzaro, che ha coordinato la discussione rimarcando che “il Pnrr non è tanto e non è solo una questione di soldi. A monte, servono idee e capacità tecniche, progettuali. E di programmazione”.
Sull’appuntamento del 14 ottobre Cappuccio ha annunciato che “chiederemo al governo quali progetti la Regione intende mettere in campo, con quale strategia e con quali priorità. Noi illustreremo le nostre proposte che fanno leva sui temi della digitalizzazione e dell’innovazione, in primo luogo della pubblica amministrazione. Puntiamo all’ammodernamento e al rilancio del sistema produttivo e dei servizi, del turismo e delle attività legate alla cultura”. Manifestando la disponibilità del governo al confronto, Armao, assessore e assieme vicepresidente della Regione, ha richiamato il rapporto Desi della Commissione Ue che misura il grado di digitalizzazione dei paesi dell’Unione. “L’Italia – ha rilevato – sul fronte dei servizi pubblici digitali si colloca al 25esimo posto. Ma sul piano dell’infrastruttura digitale la Sicilia si piazza meglio del sistema-Paese. Anche se resta molto da fare. Per questo la Sicilia oggi ha impegni di spesa per 200 milioni sul digitale”. Molto però, ha insistito, dipende dal governo nazuionale. Così, nel documento che il ministro Colao ci ha mostrato durante l’ultima riunione, “le Regioni non sono neppure menzionate”. Insomma c’è, irrisolto, un problema di governance del Pnrr.
L’assessore Zambuto ha osservato che per tanti versi “l’accordo Stato-Regione siglato nel gennaio scorso ci lega le mani perché impedisce di immettere energie nuove e fresche nei ranghi della Regione”. Inoltre ha reso noto che la Regione ha incontrato e incontra difficoltà a far valere il principio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). “Il criterio della spesa storica nel rapporto Stato-Regione, ci ha enormemente penalizzato”.