I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna e i Finanzieri del Gruppo di Giugliano in Campania hanno eseguito – con il contributo delle rispettive componenti aeree – un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta dei Magistrati della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 19 persone (di cui 3 già detenute), gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, violazioni alla normativa sulle armi e sugli stupefacenti e tentato omicidio (tutti aggravati dalle finalità di agevolazione del clan).
Le indagini hanno consentito di:
– documentare, in Villaricca (NA), la perdurante operatività del clan Ferrara – Cacciapuoti, storicamente rientrante (con quello Nuvoletta di Marano di Napoli e dei Casalesi) nel cartello camorristico denominato Nuova famiglia, collegato all’ala corleonese dell’associazione di tipo mafiosa denominata Cosa Nostra e militarmente contrapposto a quello denominato Nuova Camorra Organizzata (capeggiata dal defunto CUTOLO Raffele);
– ricostruire la struttura del clan, stabilmente articolato in due distinti gruppi, l’uno facente capo alla famiglia Ferrara e l’altro a quella Cacciapuoti, identificandone vertici – tutti raggiunti dal provvedimento restrittivo – e parte degli affiliati (l’organico del clan, per come è emerso delle indagini, si attesta su 50 unità, alle quali in caso di detenzione spetterebbe “stipendio” e copertura delle spese legali);
– individuare in quella dei Ferrara la frangia a vocazione spiccatamente imprenditoriale (in particolare, nel settore dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari);
– confermare lo stabile interesse della criminalità organizzata verso il settore degli idorcarburi;
– accertare che il clan – che comunque trae parte delle proprie risorse dal traffico di stupefacenti – ha inteso preservare il territorio da attività ed attenzioni delle FF.PP. attraverso l’imposizione di un divieto di spaccio a Villaricca;
– acclarare 9 ipotesi estorsive, in prevalenza a danno di imprenditori operanti nel settore dell’edilizia, di titolari di palestre e di sale giochi (in quest’ultimo caso, il titolare era tenuto a corrispondere € 70 per ciascun apparato presente in sala), tenuti a versare somme per importi variabili (all’incirca da 1.500 a 5.000 euro al mese) e destinate ad alimentare la cassa comune;
– riscontrare il coinvolgimento dei vertici del clan nella latitanza del noto C. E., capo dell’omonimo clan che, unitamente a quelli denominati L. e M., rientra nel cartello camorristico denominato Alleanza di Secondigliano e si contrappone a quello dei Mazzarella;
– acquisire elementi in ordine al tentato omicidio commesso da esponente del gruppo Mauriello, articolazione legata ai Ferrara, in danno di esponente dei Cacciapuoti.
Contestualmente sarà data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza, avente ad oggetto società operanti nel settore immobiliare, edile, degli idrocarburi, della caffetteria e della ristorazione nonché della vendita di generi alimentari, emesso nei confronti degli esponenti di vertice della frangia Ferrara, perché costituite reimpiegando gli ingenti proventi delle attività del sodalizio mafioso.