Quasi un italiano su tre (30%) ha scelto quest’anno di regalare per le festività vini, spumanti o prodotti alimentari tipici da mettere sotto l’albero ed imbandire le tavole delle feste dove sempre più spesso si discute di cibo e ricette. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione del week end in cui, anche sulla spinta dell’attesa della tredicesime, iniziano gli acquisti per oltre la metà degli italiani che non hanno ancora completato i regali.
Un appuntamento in cui si moltiplicano le iniziative anche nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica da Milano a Porta Romana a Roma al Circo Massimo fino a Cosenza e Sassari lungo tutta la Penisola con degustazioni, show cooking e la possibilità scegliere di preparare i tradizionali cesti enogastronomici delle feste da mettere sotto l’albero. Per i regali la maggioranza del 52% delle famiglie italiane – sottolinea la Coldiretti – ha fissato quest’anno un budget tra i 100 ed i 300 euro, il 31% sotto i 100 euro, il 14% dai 300 ai mille euro e un fortunato 3% supera i mille euro, tra quelli che rispondono.
Si registra quest’anno – sottolinea la Coldiretti – una spinta verso regali utili che privilegia l’enogastronomia, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio.
Molto diffuso l’omaggio dei cesti enogastronomici, accanto all’immancabile panettone infatti – riferisce la Coldiretti – si è affermata la ricerca minuziosa di, formaggi, salumi, conserve del contadino, paste di grani italiani antichi, carne delle razze nazionali toriche, dalla chianina alla piemontese, e vini autoctoni dietro ai quali si nasconde una storia da raccontare sulla tavole della festa dove sempre più spesso si parla di origine della materia prima, di stagionatura, invecchiamento o recupero di varietà a rischio di estinzione da valorizzare in cucina.
Per la ricerca del regalo – continua la Coldiretti – c’è la tendenza dunque a scovare la curiosità e il miglior rapporto prezzo/qualità nei diversi luoghi di acquisto senza preclusioni, dalla grande distribuzione ai piccoli negozi, da internet fino ai mercatini. Sette italiani su dieci (70%) frequentano quest’anno i tradizionali mercatini di Natale che si moltiplicano nelle piazze italiane nel periodo di Natale e tra questi ben la metà (50%) vi acquista proprio prodotti enogastronomici.
Una opportunità – sottolinea la Coldiretti – che unisce il relax con la possibilità di fare acquisti con curiosità e novità per sfuggire alle solite offerte standardizzate. A differenza di quanto accade per le altre tipologie di regali, negli acquisti di bevande e prodotti alimentari si rileva peraltro una maggiore diffidenza verso la spesa on line. Le perplessità – spiega la Coldiretti – riguardano soprattutto la sicurezza dell’acquisto, la consegna di un prodotto integro e i rischi per la mancata corrispondenza delle caratteristiche qualitative del prodotto sul video rispetto a quello consegnato.
La migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita è infatti quella della presenza personale del produttore agricolo che – precisa la Coldiretti – può offrire oltre ad assaggi diretti anche informazioni dirette sul luogo e sui metodi di produzione utilizzati. Una opportunità che è sostenuta in Italia dalla rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove è possibile acquistare senza intermediazione direttamente dai produttori cibi locali a chilometri zero che – continua la Coldiretti – non devono essere trasportati da migliaia di chilometri di distanza e garantiscono maggiore freschezza. Genuinità, convenienza e in molti casi anche l’opportunità di prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio a chilometri zero o aiutare la biodiversità con i ”Sigilli di Campagna Amica” salvati dall’estinzione e ascoltare i consigli su come utilizzarli in cucina da parte degli agrichef, i cuochi contadini della Coldiretti.