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Crollano i consumi alimentari degli italiani per il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale, con una contrazione della spesa che raggiunge -260 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Lo afferma il Codacons, che ha elaborato gli effetti del Covid e delle limitazioni imposte dal Governo sulla spesa delle famiglie per imbandire le tavole in occasione delle feste.
“Il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale valgono, insieme, 2,6 miliardi di euro, giro d’affari che raggiunge i 5 miliardi di euro se si considerano anche le festività di Santo Stefano, Capodanno e dell’1 gennaio – spiega il presidente Carlo Rienzi – I limiti imposti dal Governo alle festività e alla possibilità delle famiglie di riunirsi portano quest’anno ad una sensibile riduzione della spesa dei consumatori per cibi e bevande da mettere in tavola a Natale, con una contrazione media del -10% rispetto al 2019.
Consumi in calo per complessivi -260 milioni di euro solo per il pranzo e cenone di Natale, e tavole più povere con meno pesce, bevande e dolciumi, che risultano i prodotti che registreranno la maggiore contrazione della spesa rispetto allo scorso anno” – conclude Rienzi.