Natale: Confesercenti – Ipsos, rush finale dello shopping, nel weekend 7 milioni di italiani a caccia degli ultimi doni

Babbo Natale al rush finale. Fra sabato e domenica saranno quasi 7 milioni gli italiani che useranno l’ultimo weekend di shopping prima di Natale per andare a caccia dei doni ‘mancanti’ da mettere sotto l’albero. Una due giorni di shopping che, secondo le nostre stime, dovrebbe registrare 1,5 miliardi di euro di spesa. Tra i regali più ricercati capi e accessori e moda, giocattoli, prodotti di profumeria e cosmetica e libri.

A stimarlo è Confesercenti, che ha condotto con Ipsos un sondaggio sugli acquisti di Natale dei consumatori italiani.

La spesa. In media, si faranno poco meno di nove regali a testa, per un budget di 225 euro a persona ed una spesa complessiva di 8,1 miliardi. A spendere di più saranno gli over 34 (231 euro) e gli uomini (256 euro), mentre a livello territoriale la previsione di spesa più alta viene indicata dai residenti nelle regioni del Centro (264 euro) e del Nord Italia (246 euro), mentre il budget più basso è al sud (176 euro).

I regali. Anche quest’anno, capi di abbigliamento e accessori moda – e tra questi, in particolare le borse – sono in cima alle preferenze dei Babbo Natale italiani: è sulla lista del 47% dei consumatori, ed un ulteriore 19% metterà sotto l’albero delle calzature. Seguono i prodotti di cosmetica (42% delle indicazioni, con una preferenza per i profumi) e giochi e giocattoli, indicati dal 37% degli intervistati. Tra i cinque doni più scelti anche libri e prodotti editoriali (33%) e tecnologia (32%), anche se in quest’ultimo caso si prediligeranno gadget e piccoli doni sotto i 150 euro di budget (19%) rispetto ad investimenti più consistenti (13%). Il 30% si indirizzerà invece su un dono gastronomico, il 23% su un prodotto da enoteca. Nella top ten dei regali anche gioielli/bigiotteria (26%) e oggettistica e prodotti da collezione (24%).

Dove si compra. Sullo shopping last minute, i negozi battono l’online. Il 61% degli acquisti nell’ultima settimana prima di Natale avvengono infatti presso un punto vendita fisico: il 46% presso un negozio, di vicinato o in un centro commerciale, il 10% in un negozio monomarca di una grande catena e il 4% in un mercato o mercatino.

“Il clima di incertezza pesa su famiglie e imprese, ma gli italiani non rinunciano al Natale. Quest’anno – commenta Confesercenti – le vendite per le festività hanno scontato una partenza lenta, e l’auspicio è che ci sia un’accelerazione last minute in questi ultimi giorni. Con il Natale alle porte, la maggior parte degli acquisti sarà effettuato nei negozi fisici, anche di vicinato. L’auspicio è che i consumatori scelgano questo periodo per visitare i negozi della propria città, non solo per il servizio e il consiglio personale: chi acquista in un esercizio commerciale di prossimità sostiene l’economia del proprio territorio”.