Sono passati 15 anni da quella notte in cui il dottor Nicola Calipari perse la vita sulla strada per l’aeroporto di Bagdad.
Nicola Calipari, il 4 marzo 2005, guidava una piccola squadra che, nel pieno del conflitto iracheno, dopo aver contribuito in maniera determinante alla liberazione di Giuliana Sgrena, stava accompagnando la giornalista in aeroporto dove un aereo l’avrebbe riportata in patria. Il funzionario, quando l’auto su cui viaggiavano è stata raggiunta dai primi colpi di fucili sparati da un checkpoint statunitense, per proteggere l’ostaggio appena liberato, si gettò con il proprio corpo sulla Sgrena e venne colpito mortalmente alla testa.
Nicola Calipari, insignito della medaglia d’oro al valor militare, è stato per oltre 20 anni funzionario della Polizia di Stato e ha svolto la sua carriera tra Genova, Cosenza e Roma. La professionalità e l’umanità con cui ha sempre svolto il suo lavoro è viva nel ricordo di quanti hanno avuto la fortuna di lavorare con lui, infatti, al primo piano della Questura di Roma, è posizionato un bassorilievo, realizzato dall’artista Ennio Di Francesco, raffigurante il dottor Calipari.
È proprio sull’opera scultorea che questa mattina il Capo della Polizia –Direttore Generale della P.S. , Prefetto Franco Gabrielli, ha deposto una corona di alloro alla presenza dei familiari del dottor Calipari, del Questore di Roma, delle autorità militari e civili della Capitale e dei Funzionari della Questura nonché del Giudice Erminio Amelio e di Walter Veltroni.
La cerimonia è proseguita nell’aula Cocola; dove è stato proiettato un video che, oltre a ripercorre i momenti più significativi della sua brillante vita professionale, ha ricordato a tutti i presenti il lato più umano di questo esemplare Funzionario di Polizia.
“Nicola, negli incontri che avevamo sullo stesso corridoio dove ora si trova il bassorilievo, mi ha trasmesso l’insegnamento della dignità, un sentimento…” ha continuato il Capo della Polizia durante il suo discorso “.. che crea quella comunanza che fa grande la nostra Amministrazione”. Il Prefetto Gabrielli ha chiuso la cerimonia ricordando a tutti che Nicola Calipari è ancora un nostro collega ed è, e sarà sempre, nei nostri cuori.