Dal 12 maggio, dal Nord al Sud del Paese, dopo il blocco dovuto all’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19, ripartono molte attività e anche quella giudiziaria rimette in moto il motore. Al minimo, ma si ricomincia. Qualche esempio per attraversare a campione i territori.
Ad Aosta, il presidente Tribunale, Eugenio Gramola, e il procuratore capo, Paolo Fortuna, hanno confezionato alcune misure organizzative che dal 12 maggio al 31 luglio, accompagneranno la ripresa graduale delle attività. E dunque, si potrà entrare a palazzo di giustizia solo indossando la mascherina e all’ingresso verrà rilevata la temperatura corporea; per riuscire a rispettare il ‘distanziamento sociale’ l’accesso agli uffici sarà contingentato. Massimo uso dei collegamenti in video per l’attività giudiziaria, nella fase delle indagini preliminari; la partecipazione degli imputati detenuti, se possibile, verrà garantita con il collegamento da remoto. Sospese per il momento le udienze con la previsione di richiesta di messa alla prova, per il fatto che prevedono colloqui con gli uffici; i procedimenti penali dinanzi al giudice di pace sono rinviati a data successiva al 31 luglio.
A Milano le linee guida adottate dal presidente del Tribunale Roberto Bichi prevedono che dal 12 maggio potranno essere celebrate udienze dibattimentali anche per quei processi che non sono tipicamente ricompresi nella tipologia a “trattazione necessaria” prevista dall’articolo 83 del Dl 18/20, ma “per ragioni di sicurezza sanitaria occorre celebrare le udienze dibattimentali a porte chiuse”, come si precisa in una circolare. Verranno predisposti, ad opera dei presidenti delle sezioni penali, dei calendari che prevedano udienze ridotte, in fasce orarie con inizio differenziato, che possa garantire che la trattazione del processo sia esaurita, prima che si inizi a trattare quello successivo. E’ previsto che le udienze non terminino oltre le 18. Anche a Milano ovviamente sarà privilegiata la modalità “videoconferenza” ma se non fosse possibile per carenza di effettivo contraddittorio, per problemi di natura tecnica o per la mancanza di consenso delle parti” sino al 31 luglio le udienze verranno celebrate distanziate nel tempo in modo che si evitino assembramenti o contatti ravvicinati di persone”.
Anche Lucca riparte, ovviamente con tutte le cautele imposte dall’emergenza sanitaria. Il presidente del tribunale, Valentino Pezzuto, accogliendo gran parte delle istanze presentate dagli organismi dell’avvocatura, ha stabilito che i processi civili verranno trattati prevalentemente in forma scritta, mentre per quelli che riguardino lavoro e famiglia, sarà consentita la presenza dei legali in aula. Le udienze penali saranno svolte “in presenza”, a meno che – come nel caso delle convalide – non sia possibile farle da remoto. Comunque, per tutti i processi vale la regola delle “porte chiuse”.
Capillare controllo agli ingressi e guardie giurate per la rilevazione della temperatura al tribunale di Cassino che si appresta alla ripartenza, cercando di offrire la massima sicurezza al personale in servizio, ai magistrati, ad avvocati e utenti. Verranno stilati diari giornalieri che assicurino lo svolgimento del numero concordato di udienze, evitando ogni forma di assembramento.
A Benevento il presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati, Stefania Pavone, quello del tribunale, Marilisa Rinaldi, e il procuratore della Repubblica, Aldo Policastro, hanno approvato delle linee guida per la trattazione delle udienze alla riapertura del 12 maggio, cercando di gestirle in “presenza fisica” o da remoto a seconda dei casi, delle richieste, della urgenza. Tutto ciò che non si potrà celebrare nelle forme indicate, quando il giudice o il presidente del collegio non saranno in grado di assicurare che la trattazione si svolga nel rispetto del principio del contraddittorio e di quello di difesa, si procederà al rinvio a data successiva al 31 luglio. Anche a Benevento si applicheranno le prescrizioni in materia sanitaria che vietano ogni forma di assembramento e dunque verranno previste un numero di udienze per aula adeguato a queste indicazioni e le udienze verranno celebrate a porte chiuse.
Ad Agrigento, infine, in vista della ripresa delle attività, è stato creato un front-office al pian terreno del Tribunale, che si sostituisce quasi interamente alle cancellerie per il deposito delle istanze e la consultazione dei fascicoli, e sono stati drasticamente ridotti i procedimenti da trattare con una rigida organizzazione oraria.