OMICIDIO LITVINENKO, RADICALI ITALIANI: MORTE SPIA KOVTUN CONFERMA NOSTRA PREVISIONE, GLI EX AMICI E COLLABORAZIONISTI DI PUTIN MUOIONO COME MOSCHE

“La morte della spia russa Kovtun l’avevamo prevista sei anni fa. Gli ex amici e collaboratori di Putin muoiono come mosche”, così in una nota Massimiliano IervolinoIgor Boni Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani. “Secondo l’agenzia Tass Dmitri Kovtun, la spia russa responsabile con Andrei Lugovoi dell’avvelenamento nel 2006 di Aleksander Litvinenko, è morto ‘per le conseguenze del Covid-19’. 

Il 21 gennaio 2016 in un nostro comunicato relativo all’omicidio Litvinenko scrivemmo testualmente che ‘forse per gli stessi Lugovoj e Kovtun è meglio essere imputati sotto protezione in Inghilterra che rimanere testimoni scomodi a piede libero a Mosca’. Cosa sia realmente accaduto a Kovtun è difficile dirlo ma certo resta il fatto che gli ex amici e collaborazionisti del regime putiniano muoiono come mosche. È utile ricordare che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che l’avvelenamento di Litvinenko  con polonio 210 è imputabile alla Russia. Kovtun e Lugovoi hanno incontrato tre volte Litvinenko prima della sua morte e su tutti loro sono state trovate tracce di polonio. Consigliamo vivamente a Lugovoi di consegnarsi alle autorità britanniche rinunciando alla sua immunità parlamentare”, concludono.

 

Omicidio Litvinenko/Radicali: Putin “probabile” mandante ma sicuro collaborazionista. – Associazione radicale Adelaide Aglietta (associazioneaglietta.it)