Appuntamento a Lucca oggi con il Toscana Pride, tappa dell’Onda Pride, la grande manifestazione a sostegno dei diritti delle persone lgbtqi+ organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni locali e nazionali. Il concentramento del corteo è fissato per le ore 16 in piazzale Risorgimento.
“Dopo questi giorni di profondo imbarazzo per il nostro Paese, trasformato nel teatrino di una squallida soap opera costellata di bugie, è proprio il caso di tornare a parlare di orgoglio.”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. Che prosegue: “Sarebbe fin troppo facile chiosare questa vicenda del ministro che apre le porte del ministero alla fidanzata del momento, con la battuta sui sostenitori della famiglia tradizionale. Troppo facile, troppo comodo. Il problema è ben più grande: ci siamo vergognati per i fuorionda di Giambruno, per il ministro che ferma i treni, per il veglione di fine anno con la pistola, per le intercettazioni della ministra Santanché, rinviata a giudizio per truffa all’INPS, cioè allo Stato, per i quadri di Vittorio Sgarbi, anche lui sotto inchiesta. E in questa lista infame non bisogna tralasciare i saluti romani, le gaffe, gli scivoloni, le uscite pecorecce, la condotta da bulli. In meno di tre anni il governo di Giorgia Meloni ci ha fatto sprofondare nella più profonda vergogna. Allora, davvero, torniamo a parlare di orgoglio, delle persone libere che oggi a Lucca scenderanno nelle strade non per mettersi in tasca un privilegio – un’opera d’arte, una spiaggia di lusso, una vacanza a scrocco – ma per garantire a tutt* un diritto in più. Parliamo di orgoglio, di dignità, di Pride, perché sono l’opposto della vergogna. Signora Meloni, ci stigmatizzate da sempre, eppure ci guardi, noi andiamo a testa alta nelle strade, non usiamo le uscite di sicurezza per sorvolare sulle nostre azioni, sui nostri desideri, sulle nostre responsabilità. Noi desideriamo e amiamo alla luce del sole, senza bugie e senza vergogna. Ed è proprio il nostro orgoglio oggi che ci permette di scrollarci dalle spalle l’imbarazzo e lo squallore di queste settimane.”, conclude Piazzoni.