Cuneo – La Polizia di Stato, tramite la Squadra Mobile della Questura di Cuneo, a seguito di attività investigativa, svoltasi a partire dal mese di maggio 2022, condotta dalla Sezione Antirapina, nella giornata del 27 giugno 2023, ha tratto in arresto nr. 8 soggetti, ed ha indagato, in stato di libertà, altri nr. 4, tutti appartenenti alla comunità nomade sinti piemontese, ritenuti responsabili di aver costituito, a vario titolo, un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di nr. 27 furti e nr. 6 rapine in abitazione nelle province di Cuneo, Torino, Asti, Alessandria, Milano, Savona, Como e Piacenza (nel periodo da Maggio/Giugno 2022 a Gennaio 2023), ai danni di persone anziane.
L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cuneo, trovava origine da una serie di furti in abitazione commessi nel territorio del cebano, nel corso dei quali gli arrestati fingevano di essere appartenenti alla Polizia Locale, ovvero dipendenti di aziende per la fornitura di servizi idrici, simulando fughe di gas e possibili esplosioni per mezzo di spray urticanti e petardi che, in taluni casi, arrecavano malessere e stordimento alle vittime, tali da rendere necessario l’intervento di personale medico ospedaliero.
Di seguito a tali pericolose condotte, la Sezione Antirapina avviava accurate indagini, con una complessa attività di osservazione e pedinamento, condotta nei confronti di alcuni nuclei familiari di nomadi sinti dimoranti nei comuni di Torino e nella periferia del capoluogo piemontese, che portavano all’individuazione di alcune autovetture, tutte di elevate prestazioni, utilizzate durante la consumazione dei reati, rintracciate all’interno di un garage.
Il sodalizio criminale, organizzato con divisione di ruoli e compiti, che aveva la disponibilità delle automobili sportive di cui sopra e delle attrezzature indispensabili per portare a termine le trasferte delittuose, operava nelle province di Torino, Asti, Alessandria, Milano, Savona, Como e Piacenza, con cadenza quasi giornaliera, dimostrando spregiudicatezza nei confronti delle anziane vittime che, oltre ad essere raggirate e poi derubate di oggetti preziosi e risparmi, in alcune occasioni, venivano anche rapinate con violenza.
Nel corso delle indagini veniva, inoltre, ricostruito il filone della ricettazione dei preziosi depredati, ed identificato il soggetto ritenuto essere il ricettatore, titolare di un’attività di orafo di Torino, a cui gli arrestati si rivolgevano per monetizzare il profitto dei furti e delle rapine commesse.
Durante l’esecuzione delle misure cautelari, svoltesi con l’impiego di un centinaio di Poliziotti, eseguite con il prezioso contributo delle Squadre Mobili di Torino, Aosta, Asti, Vercelli, Biella, Novara, Verbania ed Alessandria, oltre ai Reparti Prevenzione Crimine di Torino e Genova, con anche unità cinofile, venivano rinvenuti e sequestrati le automobili utilizzate nei reati contestati, l’attrezzatura composta da pettorine e abbigliamento della Polizia Locale, alcune targhe false, spray urticanti, petardi e scanner, nonché un chilogrammo e mezzo di oro, composto da svariati oggetti, del valore commerciale di circa 85000 euro, ed oltre trentacinque chilogrammi di argento, del valore commerciale di circa 17800 euro, pronti per essere fusi e rimessi sul mercato, e una somma in contanti pari a 30.000 euro.
In relazione all’ingente quantitativo di preziosi sequestrati, sono in corso accertamenti volti a rintracciare i proprietari dei beni, significando che sarà possibile consultare le fotografie del materiale posto in sequestro nella sezione dedicata del sito www.poliziadistato.it, e in caso di riconoscimento, contattare la Questura di Cuneo.