Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini stanno dando esecuzione – questa mattina – ad un provvedimento magistratuale con il quale la Procura della Repubblica di Rimini ha esteso un imponente decreto di sequestro emesso dal GIP di Rimini nel mese di dicembre 2018, ai beni immobili, del valore di oltre 7 milioni di euro, riconducibili al principale indagato nell’ambito dell’operazione ribattezzata “Galateo”.
Le nuove indagini sono scaturite, nel dicembre 2018, allorché il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini, dopo aver fatto luce su una sofisticata frode fiscale internazionale nel settore del commercio all’ingrosso di apparati elettronici ed elettrodomestici, accertando l’emissione di fatture false per oltre 108 milioni di euro, aveva dato esecuzione, nelle province di Rimini, Forlì, Ravenna e Brindisi ed all’estero, tramite rogatoria internazionale – ad un provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale di Rimini che aveva disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie fino all’ammontare dell’IVA evasa, stimata in 13,5 milioni di euro. In quell’occasione, le operazioni di sequestro avevano consentito di reperire e sottoporre a sequestro beni e disponibilità finanziarie per “soli” 6 milioni di euro e pertanto i finanzieri hanno avviato nuove investigazioni finalizzate ad individuare ulteriori beni da sottoporre a sequestro al fine di soddisfare integralmente il decreto del Gip di Rimini e quindi l’intera pretesa erariale.
Le indagini si sono subito focalizzate sul principale indagato, il quale, pur risultando nulla-tenente per il Fisco, aveva continuato a ostentare, anche dopo il sequestro, un elevatissimo tenore di vita di gran lunga superiore alle proprie possibilità, potendosi permettere autovetture di grossa cilindrata e svariati viaggi di lusso in prestigiose località turistiche internazionali. Gli accertamenti, inoltre, hanno consentito di dimostrare che l’indagato aveva la diretta disponibilità – per il tramite di una società immobiliare a sua volta “schermata” da compagini estere (con sedi a Dubai e Hong Kong) – di un importante patrimonio immobiliare, costituito da due ville di lusso (di oltre 26 vani e 900 mq) e ulteriori 5 immobili per complessivi 500 mq (accatastati quali depositi e garage), per un valore stimato di oltre 7 milioni di euro.
Essendo stata appurata – grazie alle meticolose investigazioni dei finanzieri – la riconducibilità dei citati immobili di lusso all’indagato, la Procura della Repubblica di Rimini – nella persona del Sost. Procuratore Paolo Gengarelli – ne ha ordinato il sequestro, portando così a oltre 13 milioni il valore dei beni complessivamente sottoposti a sequestro nell’ambito dell’operazione “Galateo”.