
Bologna – La R&D dell’industria italiana degli agrofarmaci continua a progredire attraverso collaborazioni con numerosi enti di ricerca pubblici e privati, ma anche con gli altri attori della filiera agricola. Continua a crescere la SAU (Superficie Agricola Utilizzata) destinata all’agricoltura biologica, mentre le moderne tecnologie si confermano sempre più decisive per la difesa delle colture, come confermato anche dai nuovi orientamenti politici europei.
È questa la fotografia che emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio Agrofarma, un report che, semestralmente, fornisce informazioni sullo stato dell’arte dell’agricoltura italiana e del comparto agricolo.
“I nuovi numeri raccolti dall’Osservatorio Agrofarma mettono in evidenza come la nostra industria continui, da anni, ad offrire il proprio supporto per proseguire, con esperienza e responsabilità, nella strada verso un sistema agroalimentare innovativo e sempre più sostenibile” – ha dichiarato Paolo Tassani Presidente di Agrofarma-Federchimica. – “ll nostro compito come Agrofarma è quello di mettere a disposizione strumenti per garantire la sicurezza e la competitività del nostro sistema agroalimentare, facendo tesoro anche delle molteplici professionalità e competenze che il panorama italiano offre.”
La responsabilità scientifica del progetto è stata affidata ad Areté, The Agri-food intelligence company, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica interamente specializzata sui settori agricoltura e food.
“In un momento di profonda riflessione sul ruolo dell’UE nel contesto internazionale e su come meglio affrontare le sfide per l’agricoltura nei prossimi anni, l’Osservatorio ci restituisce un quadro di dinamicità per il nostro Paese, sia per quanto riguarda il percorso in atto in materia di agritech e smart agriculture, sia relativamente al ruolo giocato dalle produzioni bio nel più ampio contesto agricolo. Non ultimo, l’indagine sulle collaborazioni attivate dagli associati Agrofarma sul territorio ci fornisce l’immagine di un’industria estremamente attiva, che funge da polo di aggregazione di competenze esterne a supporto dell’intensa attività di ricerca e sperimentazione in atto.” – afferma Enrica Gentile, CEO & Founder Areté Srl.
Come anticipato, sono quasi 1.900 le collaborazioni attivate dalle imprese associate negli ultimi 5 anni con una serie di entità, operanti sul territorio italiano, per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti sempre più efficaci e meno impattanti. Questo dato testimonia come lo sviluppo di un agrofarmaco non si basi esclusivamente sulle professionalità interne all’Industria, ma si avvalga anche del contributo di competenze e conoscenze di Università, centri di ricerca, organizzazioni di produttori, centri di saggio, laboratori esterni, ecc.
Parlando di innovazione, l’Osservatorio evidenzia come negli ultimi anni il mercato dell’Agricoltura 4.0 stia acquisendo una sempre maggiore importanza, grazie anche al ruolo crescente dell’Intelligenza Artificiale. Nonostante una piccola contrazione del mercato riscontrata nel 2024, anche a causa della riduzione degli incentivi legati all’acquisto di strumenti 4.0, le soluzioni di agricoltura digitale continuano a convincere chi le utilizza e ne ha già riscontrato i benefici.
Relativamente all’agricoltura biologica, il nuovo report fa emergere un ulteriore aumento delle superfici coltivate con metodo biologico, che con 2,5 milioni di ettari rappresentano ormai il 20,4% della SAU nazionale nel 2023, un valore significativamente superiore alla media europea dell’11,4%. Le colture biologiche più diffuse in Italia sono foraggere, prati e pascoli, e cereali.
Agricoltura digitale, agricoltura biologica ed innovazione sono elementi fondamentali e richiamati anche all’interno della Vision for Agriculture and Food, pubblicata a febbraio dalla Commissione europea. Nel documento, infatti, la Commissione dichiara il proprio impegno a predisporre una Strategia digitale dell’UE e a presentare una proposta per accelerare l’introduzione sul mercato di strumenti per il biocontrollo, principi assolutamente in linea con le priorità del settore. Le nostre Industrie sono da tempo impegnate nella messa a punto di soluzioni che, integrate tra loro, possano rispondere efficacemente alle esigenze del comparto agricolo. In ultimo, il riconoscimento del ruolo delle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita) rappresenta un ulteriore sviluppo positivo verso le moderne tecnologie.
L’Osservatorio Agrofarma, dunque, evidenzia come l’utilizzo delle moderne tecnologie, le collaborazioni con i diversi attori della filiera in tema di R&D e un contesto normativo che supporti tanto la sostenibilità quanto la produttività siano fondamentali per dotare gli agricoltori degli strumenti necessari per prosperare in un mercato globale dinamico e competitivo, garantendo che l’industria del settore rimanga all’avanguardia nell’innovazione agroalimentare.