Padova – Gli agenti della Divisione polizia anticrimine della questura di Padova hanno notificato dieci provvedimenti di “Daspo fuori contesto” disposti dal Questore, per una durata da uno a tre anni.
Questa particolare tipologia di Daspo (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive), che per la prima volta è stata applicata nella provincia di Padova, impedisce l’accesso a persone che si siano rese responsabili di gravi reati, realizzati al di fuori del contesto sportivo, allo scopo di impedire che queste possano riprodurre le stesse condotte illecite o violente, anche all’interno degli stadi o in luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, nei quali comportamenti analoghi potrebbero comportare gravi rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
I provvedimenti sono stati emessi a carico di altrettante persone, sei delle quali di età compresa tra 15 e 17 anni, con diversi precedenti penali per reati come porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere, lesioni personali, danneggiamenti, resistenza a pubblico ufficiale, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rissa, violenza privata. Per alcuni di loro anche bancarotta fraudolenta, riciclaggio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, maltrattamenti in famiglia e appropriazione indebita.
Gli accertamenti svolti dagli investigatori della Divisione anticrimine, hanno accertato che, negli ultimi mesi, i destinatari dei provvedimenti sono stati più volte protagonisti di azioni violente e reati che ne hanno evidenziato la particolare pericolosità sociale.
La durata del divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni sportive, è stata prevista per uno e tre anni ed è relativa a tutti gli sport, serie e categorie nazionali e internazionali, partite amichevoli, nonché tutte le altre manifestazioni sportive.