NE DENUNCIA UN SECONDO PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE E NE IDENTIFICA ALTRI SEI CHE OCCUPAVANO ABUSIVAMENTE DUE STANZE…
Padova – Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio effettuati dalle pattuglie della Questura, gli agenti delle Volanti sono intervenuti nel corso della notte tra sabato e domenica 15 dicembre presso un B&B di Padova dove il titolare aveva avuto modo di riscontrare come due camere affittate a tre cittadini tunisini regolari erano in realtà occupate da altri stranieri a lui sconosciuti.
I poliziotti delle Volanti intervenute hanno così rintracciato, oltre a tre tunisini in regola con in documenti ed il permesso di soggiorno, altri cinque loro connazionali, senza documenti che sono stati accompagnati in Questura per l’identificazione.
Tra loro vi era un 30enne irregolare, presente in Italia da oltre 10 anni, più volte arrestato e denunciato per spaccio di droga, condannato già nel 2016 e nel 2021 per aver detenuto e spacciato cocaina, ed espulso con accompagnamento nel suo paese di origine nel settembre 2022 con divieto di reingresso in Itala per 5 anni. A suo carico inoltre un ordine di carcerazione da eseguire relativo ad un arresto del 2018 della Squadra Mobile di Padova quando era stato sorpreso a spacciare cocaina insieme ad un connazionale in via Bembo.
Quel giorno era stato trovato in possesso di altre 10 dosi della stessa sostanza e oltre 3000 Euro in contanti ed al termine delle varie fasi processuali è stato definitivamente condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione. Per il tunisino arresto in esecuzione della cattura con accompagnamento in carcere presso la Casa di reclusione “Due Palazzi”, oltre ad arresto in flagranza per aver fatto reingresso nel territorio nazionale dopo l’espulsione con rimpatrio.
Durante il controllo all’interno del B&B, denuncia per resistenza invece, per un secondo giovane, solo da qualche giorno 18enne, che era in compagnia del connazionale ricercato, che, alla vista dei poliziotti, ha cominciato a tentare la fuga ed agitarsi in modo pericoloso tanto da costringere gli agenti intervenuti a mostrare il taser ed intimargli di calmarsi con la sola prima scarica di avvertimento che è risultata sufficiente a farlo desistere e a consentire agli operatori di riportare la situazione alla calma ed evitare ulteriori e più gravi situazioni di pericolo per i presenti. Per il neo 18enne, già noto per alcuni precedenti in materia di stupefacenti, dopo il fotosegnalamento, e’ scattata la denuncia per resistenza a p.u. ed accertamenti in corso da parte dell’Ufficio Immigrazione sul suo permesso di soggiorno ottenuto quando era minorenne.
Gli approfondimenti sugli altri tre tunisini sprovvisti di documenti hanno permesso di identificarli compiutamente e scoprire che uno di loro era ancora minorenne ed è stato quindi affidato ad una comunità cittadina, mentre anche per gli altri due, un 18enne ed un 20enne, sono in corso accertamenti sui documenti di soggiorno per verificare la sussistenza dei requisiti che ne avevano determinato il rilascio a suo tempo.
I controlli della Questura sulle attività ricettive del capoluogo e della provincia proseguiranno nelle prossime settimane in un’ottica di prevenzione generale ed evitare episodi di occupazioni senza titolo, oltre che ospitalità indebita a persone irregolari ed in soprannumero da parte di chi avendo prenotato a proprio nome, in realtà offre copertura a connazionali ricercati e irregolari, svolgendo una vera e propria opera di favoreggiamento.
Infatti gli agenti della Questura stanno anche vagliando la posizione dei tre tunisini che hanno prenotato on line a proprio nome le due camere, dove poi hanno dato ospitalità ai connazionali ricercati e irregolari.