CATANIA – Tenacia, preparazione, impegno e passione. Sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono le donne imprenditrici, penalizzate da una pandemia che ha rimarcato le differenze di genere con le sue criticità legate alla gestione familiare, allo smartworking, alla riorganizzazione dei tempi e degli spazi.
Ma sono soprattutto gli ultimi incentivi dell’Europa e del Governo – che a partire da maggio prenderanno il via con il Fondo impresa femminile del ministero dello Sviluppo Economico – che potranno rimettere in circolo la voglia di fare impresa, riattivando occupazione e sostenendo la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle realtà aziendali guidate da donne, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Catania dev’essere pronta per questa sfida e in prima linea c’è il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine etneo dei Commercialisti ed Esperti Contabili, pronto a informare e sostenere tutte coloro che decideranno di mettersi in gioco per dare nuovi impulsi all’economia del territorio. Tema al centro dell’incontro che ha visto un contributo tecnico e pratico per potersi divincolare tra normative, iter burocratici e tecnicismi.
«Apriamo la nuova stagione ordinistica con quest’importante convegno – ha sottolineato il presidente Odcec Catania Salvatore Virgillito – che mette insieme molteplici stakeholders pronti a fare rete a supporto dell’imprenditoria femminile, che può davvero dare nuova linfa al mercato occupazionale e all’economia del territorio».
L’evento ha infatti visto intorno al tavolo molteplici interlocutori istituzionali: «Un ringraziamento va al Comune di Catania, a Confindustria Catania (Comitato imprenditoria femminile), all’Università e ad Aidda Sicilia – ha detto la presidente del Cpo Simonetta Murolo, che ha promosso l’iniziativa – per aver accolto l’invito, contribuendo ad arricchire questo incontro su un argomento tecnico e quanto mai attuale. Professioni, imprese e territorio devono camminare affiancati per incidere sull’evoluzione dell’economia. Solo così si potrà imprimere quella svolta cui tutti auspichiamo e che oggi più che mai si muove fra pandemie e guerre, con la spada della recessione da una parte e la sempre crescente frenesia normativa dall’altra».
Ad aprire i lavori Elisa Ferrari, dell’Università Kore di Enna (Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche), a seguire gli interventi delle commercialiste Elisa Manganaro, Giovannella Biondi e Samantha Di Mauro. Ha chiuso le relazioni la prof. Elita Schillaci, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese (Unict).
«Occorre puntare prima di tutto sulla cultura d’impresa – ha ribadito Murolo – c’è un lungo cammino da percorrere, ma gli attori del sistema hanno fatto fronte comune e sono pronti a scommettersi. La strada del confronto costruttivo è l’unica percorribile per risolvere le criticità esistenti. Dall’informazione, dalla conoscenza, dalla formazione, possono nascere idee e nuovi progetti: guardare il mondo del lavoro attraverso la lente delle pari opportunità consente di restituire alle donne ancor più valore e dignità. E in questo contesto pieno di insidie, è ciò di cui l’universo femminile ha più bisogno. Porteremo avanti molteplici iniziative con il mondo dell’associazionismo e con le Istituzioni, per far comprendere il nuovo ruolo del commercialista: non più un semplice fiscalista, ma una figura che accompagna imprese, famiglie, cittadini nel percorso di sviluppo, nella vita di tutti i giorni, fatta di scadenze e nuove leggi da conoscere, ma anche di grandi opportunità da cogliere».