Patto dei sindaci del Nord Ovest: unire le forze rispetto a Mind, trasporti, abitare

Rho – L’ufficio di Presidenza del Patto dei Sindaci del Nord Ovest ha chiamato a raccolta Sindaci e Assessori dei sedici Comuni del Patto Nord Ovest, di cui il Sindaco di Rho Andrea Orlandi è presidente, all’Auditorium di Cascina Triulza. Il convegno “Presente e futuro” è stato organizzato da Paola Cupetti, per l’Ufficio Relazioni Istituzionali. Era presente Dario Ferrari, anima di Distretto 33.

Orlandi ha aperto i lavori presentando alcuni dati e ricordando i temi guida delle azioni del Patto a partire da Expo 2015, ovvero innovazione, inclusione e sostenibilità, affiancati da altri obiettivi legati al verde, a una rete culturale artistica particolarmente ricca, ai piani di zona del welfare declinati su Rhodense e Bollatese.

Sul territorio del Patto vive una popolazione di 318.288 persone (dati 2022). Se Rho vanta 50.616 abitanti, solo tre Comuni sono sotto la soglia dei 10mila residenti. La densità abitativa media è pari a 2.418 abitanti per km2. La fascia più rappresentata è quella tra i 40 e i 65 anni, il rapporto tra la fascia 55-59 rispetto a quella 0-4 anni è di quasi due volte e mezzo. “Questo solleva temi che hanno a che fare con il nostro futuro – ha ricordato il Sindaco di Rho – Se non troviamo nuovi equilibri, rischiamo di vedere tra 30 anni una popolazione decisamente ridotta. Obiettivo è una politica di attrazione dei centri urbani che permetta di rimpolpare la parte bassa della piramide. Saldi migratori in positivo aiutano, ma non basta. E la parte alta della piramide si allargherà: chi oggi ha 50-55 anni invecchierà e servono cure e prevenzione”.

La presenza di stranieri è in media del 10,5 %, decisamente frastagliata visto che Baranzate supera il 36% e Vanzago scende al 5 %.

Il reddito pro capite medio è pari a 24mila euro. Arese appare la città più “ricca” con redditi a 33mila euro, Baranzate all’altro capo della lista con 18mila. Gli occupati sono il 69,6 per cento, i disoccupati l’8,8.

Notevole la presenza di attività e imprese: 25.269 aziende, con 120mila addetti annui medi. L’industria ha ancora un significativo 28 %, seguito da commercio, alberghi e ristoranti, dalla logistica, dal supporto alle imprese. La presenza agricola non è indifferente.

Gli universitari sono 8.369, il 29 % dei residenti dai 19 ai 27 anni. Le scuole secondarie di secondo grado sono frequentate da 9.732 ragazzi su un totale di 14.823. Molti però frequentano istituti a Milano, Legnano, Parabiago e Saronno.

Consistenti i centri commerciali, 5 gli ospedali affiancati dal Sacco che territorialmente ricade su Milano. Sono 36 le sedi bibliotecarie di CSBNO, con 400mila prestiti l’anno.

Il punto sui trasporti vede 13.800 movimenti medi al giorno a Rho Fiera MM, contro i 23mila a Molino Dorino. Per quanto riguarda il turismo, d’affari e di salute, dopo l’apertura del Galeazzi sono 210 le strutture ricettive che mettono a disposizione ben 5.868 i posti letto. Nel 2022 si sono contati circa 170mila arrivi totali, le presenze totali sono state 380mila, superando i numeri di presenza pre Covid.

 

Gianluca Lugli, di Arexpo, ha illustrato come stia evolvendo Mind in seguito alle modifiche definite lo scorso anno. Da un lato il Decumano si configurerà come un boulevard contemporaneo e alberato, dall’altro i 3500 posti auto sono stati ripensati secondo nuove strategie. Ci saranno 7.257 stalli in pertinenza privata  e interrati mentre alle “ancore pubbliche” sono connessi 1.370 stalli.

Molte le novità rispetto ai 28 stralci funzionali in cui è suddiviso il complesso. “Le gru attive ora sono quelle per costruire il Molo, un grande parcheggio, e per Horizon, sede di laboratori leggeri e uffici di Lendlease – ha detto Lugli – Per quanto riguarda gli edifici consolidati, al Village Nord sono attivi spazi di coworking e acceleratori di impresa; al Village Sud ha aperto Esselunga Lab, un nuovo format di distribuzione. Tutto questo permette al sito di essere vivo, con un’ampia varietà di utenze”.

La sede della Università Statale vedrà l’avvio dei lavori a marzo 2024, nel settembre 2027 è prevista l’attivazione del Campus. Il nuovo edificio di Human Technopole dovrebbe essere pronto per il giugno 2028, mentre la Stazione Mind Merlata, a fine cardo, sarà attivata entro la metà del 27, con fondi di Ministero dei Trasporti, Comune di Milano, Regione Lombardia e Arexpo.

Sorgeranno una caserma dei Carabinieri con un nuovo reparto investigativo e una della Guardia di finanza, entro il dicembre 27. Un parco a nord ovest, tra Arese e Rho, avrà vocazione agricola.

I sistemi tecnologici dell’Albero della Vita verranno aggiornati e la Lake Arena sarà riqualificata. Altre funzioni pubbliche si aggiungono: due studentati da 640 e 500 posti (420 dei quali destinati al diritto allo studio); una scuola pubblica di tre gradi (infanzia primaria e secondaria di primo grado); le sedi di CNR con 200 dipendenti e Fondazione FITT con altri 120 per tutelare l’immissione sul mercato delle nuove tecnologie; un  campus ITS da 17mila metri quadrati che avrà dieci specializzazioni, tra cui la Scuola di Restauro di Botticino già attiva. Sarà uno dei primi esempi di istituto professionale per 4 anni più 2 di specializzazione.

 

Alessandro Maggioni, presidente del Consorzio cooperative lavoratori di Milano, vede il rischio di una metropoli con una visione “bulimica e cieca” ed evidenziato “la necessità di una organizzazione tra Comuni per ridefinire gli assetti tra città e area metropolitana”. Ha fornito i dati dell’Osservatorio Casa Abbordabile. “Abbiamo fatto il punto su Milano, voi sarete il primo aggregato a cui guarderemo – ha detto – Un prezzo è abbordabile quanto i costi abitativi non superano il 30 per cento del reddito netto. Il 2015 marca la svolta, con un deciso rialzo dei valori immobiliari (più 41 % dei prezzi di vendita, più 22 & dei canoni di locazione). Sono calati i contratti a lungo termine e aumentati quelli transitori, che portano a una turistificazione della città. Le compravendite sono in forte crescita, calano le  nuove costruzioni pubbliche. I redditi sono saliti di pochissimo. In pratica un operaio si potrebbe permettere al massimo 23 metri quadrati. Un impiegato 31. Solo un manager arriverebbe a 126, un quadro si fermerebbe a 59. Servono principi di equilibrio anche per evitare il “rancore urbano” di gente che, “espulsa” dalla città, deve fare 35 chilometri di pendolarismo casa-lavoro con un sistema di trasporti assurdo. Se c’è protagonismo politico amministrativo, questo fa sentire che c’è una voce che offre nuove prospettive. In scarsità di risorse serve intelligenza collettiva”.

Luca Simi, dell’assessorato alla Mobilità di Milano, ha ricordato come la metropoli possa contribuire a rendere evidenti le debolezze  e accelerare soluzioni: “Nel quadrante ovest sono arrivate molte infrastrutture con Expo – ha ricordato – questo ha consentito una riduzione del congestionamento veicolare, ma restano momenti critici come Eicma e Artigiano in Fiera. Milano sta aggiornando il suo Piano parcheggi, Vuole offrire più opzioni alla mobilità con garanzie  di spazi di sosta. Oggi entrano in Milano più auto degli stalli a disposizione. Mind ha un approccio innovativo, per la scelta di avere mezzi ecologici al suo interno, ma dovrebbe mantenere il Decumano drive free e completare gli accessi ciclabili. Più gente arriverà qui, più aumenterà la domanda di trasporti”.

Secondo Simi, i nodi da sciogliere sono diversi: accessibilità a Mind con trasporto pubblico; migliorare la gestione dei treni suburbani a Rho Fiera vista anche la nuova fermata a Merlata; potenziare i binari poiché Milano fatica ad accogliere tutti i treni. “Milano – ha concluso – ha problemi di risorse e non ha l’Alta velocità, c’è confusione di ruoli nel sistema. Milano non può sostituirsi alla Regione né creare fermate di Metropolitana fuori perimetro. Auspichiamo che Regione e Stato investano”.

Andrea Orlandi ha sollecitato infine a “sviluppare i temi affrontati in una logica di sistema per garantire maggiore attrattività al territorio del Patto”. Altri Sindaci hanno evidenziato particolari aspetti.

Luca Elia (Baranzate) ha come obiettivo attrarre residenti con redditi più alti, ma si trova di fronte operatori che sacrificano la parte pubblica e chiedono di pagare sempre meno oneri di urbanizzazione: “Dobbiamo creare una mappa del futuro del Nord Ovest, per sfruttare ogni possibilità. Dobbiamo fare squadra e avere la maturità politica di pensarci come un’area metropolitana con zone omogenee”.

Sara Santagostino (Settimo Milanese) ha chiesto di coinvolgere Milano per quanto riguarda le connessioni: “Noi abbiamo problemi atavici col trasporto pubblico, vorremmo poter arrivare più facilmente a Milano e a Mind”.

Francesco Vassallo ha parlato in duplice veste: Sindaco di Bollate e vicesindaco della Città Metropolitana: “Il Patto dei sindaci è una vera zona omogenea che si è attuata dal basso, c’è collaborazione pur tra differenti culture politiche. Milano scarica sulle periferie e noi dobbiamo cogliere occasioni per rivitalizzare i territori superando gli egoismi campanilistici. A Bollate lavoriamo sugli ITT, i fondi europei che finanziano aggregazioni di Comuni e guardiamo con interesse al tema studentati. Quanto a Città Metropolitana, in una riforma istituzionale incompiuta, le sfide le possiamo vincere se lavoriamo in team”.

Maria Rosa Belotti (Pero) chiede convenzioni tra le Polizie locali, mentre sui trasporti è appagata dalla presenza di due fermate di MM: Molino Dorino e Pero: “Il territorio mette di fronte a grandi sfide, solo insieme si possono fare grandi cose e Milano ci deve aiutare. Dobbiamo considerare il tema delle frazioni ed essere capaci di accompagnare le trasformazioni. Dobbiamo creare sinergie”.

Luca Nuvoli (Arese) auspica una “sensibilità politica trasversale, per sviluppare un welfare che cerchi alleanze” e chiede di considerare come occasione di trasformazione anche l’area ex Alfa Romeo, “dove il mondo pubblico non è protagonista”.