Arrestato un trentatreenne per violenza sessuale aggravata ai danni della propria figlia. L’uomo è anche indagato per detenzione, produzione e cessione di materiale pedopornografico e per adescamento di minorenne.
L’arresto è stato eseguito al termine di una perquisizione domiciliare e informatica da parte della Polizia postale di Milano con il supporto del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online (C.N.C.P.O.) del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni di Roma.
Le indagini iniziate senza alcuna pista da seguire, a parte gli stessi file illeciti pubblicati e un nickname di fantasia dietro il quale si nascondeva l’orco, sono state svolte in una vera e propria corsa contro il tempo per salvare la piccola vittima dal proprio aguzzino.
La svolta è arrivata dopo circa venti ore; grazie al confezionamento ad hoc di uno strumento informatico, è stato possibile superare il muro di anonimato dietro al quale si era barricato l’uomo che poi si è scoperto essere il padre della bambina.
I dati raccolti durante la perquisizione informatica hanno anche fatto emergere un adescamento sessuale che l’indagato stava conducendo nei confronti di un ragazzino di quindici anni.
Oltre ai file originali registrati durante gli abusi e allo smartphone usato per le riprese, sono stati rinvenuti anche gli account utilizzati dal criminale per inviare e richiedere materiale pedopornografico e per interloquire con le sue giovani vittime.
La prevenzione e il contrasto del fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori sulla Rete è un’attività che la Polizia di Stato compie costantemente anche con il monitoraggio del web svolto ogni giorno nelle 24 ore.
Anche gli utenti della Rete possono fare la loro parte qualora vengano a conoscenza di contenuti illeciti: basta fare una segnalazione attraverso il sito internet e i profili social del Commissariato di P.S. Online.