Con il messaggio 25 giugno 2024, n. 2362 l’Istituto comunica che con la mensilità di luglio 2024 sarà erogata ai titolari di pensione, aventi diritto, la quattordicesima.
Il primo luglio per i pensionati con redditi inferiori a due volte il trattamento minimo (15.563,86 euro in un anno) arriverà la “somma aggiuntiva”, la cosiddetta quattordicesima.
Lo ricorda l’Inps in un messaggio, indicando i limiti di reddito validi per quest’anno e gli importi dovuti a seconda dei redditi del pensionato e degli anni di contribuzione.
La corresponsione di questa somma aggiuntiva è effettuata d’ufficio per i pensionati per i quali nelle banche dati dell’Istituto sono disponibili i dati reddituali utili per effettuare la lavorazione.
Bisogna comunque avere compiuto 64 anni.
Il limite di reddito per ottenere il beneficio sale fino a 16.067,86 euro grazie alla clausola di salvaguardia per chi ha almeno 25 anni di contributi versati. La clausola di salvaguardia vale comunque per ogni fascia e prevede che, nel caso in cui il reddito complessivo individuale annuo risulti superiore a 1,5 volte o a 2 volte il trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della somma aggiuntiva spettante, l’importo viene corrisposto fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.
Il beneficio va dai 336 euro per chi ha meno di 15 di contributi se ex dipendente (18 anni se ex autonomo) e un reddito tra 1,5 e due volte il trattamento minimo ai 655 euro per chi ha almeno 25 anni di contributi (28 anni se autonomo) e un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo (11.823,90 euro).
Coloro che non ricevono la quattordicesima, ma ritengono comunque di averne diritto, devono presentare l’apposita domanda di ricostituzione online, attraverso il servizio dedicato.
Inoltre, l’INPS precisa che il diritto al beneficio viene preso in considerazione anche in base al reddito annuo del richiedente; tale reddito, in relazione agli anni di contribuzione, deve essere inferiore ai limiti indicati nella tabella presente nel messaggio.