Pesaro: EveryOne Group chiede al Ministero dell’Ambiente la revisione della V.I.A. per il pericoloso impianto di liquefazione GNL

Pesaro – EveryOne Group ha ufficialmente trasmesso via posta certificata al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) una richiesta di revisione della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) che ha autorizzato la realizzazione di un impianto di liquefazione del gas naturale liquefatto (GNL) a Pesaro, nel quartiere Tombaccia. “Tale impianto proposto da Fox Petroli,” spiega il co-presidente di EveryOne Roberto Malini, “sorgerebbe a soli 130 metri dalle abitazioni e a meno di duemila metri dalla riserva naturale del San Bartolo e dal fragile ecosistema del litorale”.

Nel documento trasmesso al Ministero, EveryOne Group e i firmatari dell’appello evidenziano numerose criticità legate alla sicurezza, all’impatto ambientale e alla sostenibilità del progetto: 1) Localizzazione in un’area a rischio idrogeologico: l’impianto è situato in una zona classificata come R4, ovvero a massimo rischio di esondazione del fiume Foglia. 2) Le stesse valutazioni tecniche del progetto riconoscono che una piena duecentennale potrebbe causare danni irreparabili alla struttura e all’area circostante, violando le direttive europee sulle alluvioni (Direttiva 2007/60/CE). 3) Prossimità a centri abitati e aree sensibili: la vicinanza dell’impianto alle abitazioni e all’oasi del San Bartolo rende inaccettabile la sua costruzione. Il rischio di incidenti, già documentato in numerosi casi storici, potrebbe avere conseguenze devastanti per la popolazione e per la biodiversità locale. 4) Insufficienza delle misure di mitigazione: le soluzioni proposte per ridurre i rischi (muri di contenimento e ancoraggi delle apparecchiature) non si basano su alcuno studio attendibile legato alla sicurezza né a una casistica comprovante la minima efficacia, dunque non garantiscono un livello di sicurezza adeguato, tantopiù se si coinsidera la presenza di un deposito di carburanti liquidi nelle vicinanze, che aumenta il rischio di incidenti gravi. 5) Impatto climatico e ambientale: la filiera del GNL è responsabile di emissioni di metano, un gas serra estremamente nocivo. L’approvazione di questo impianto contraddice gli impegni dell’Italia per la riduzione delle emissioni e la transizione verso fonti rinnovabili.

EveryOne Group e i firmatari dell’appello chiedono al Ministero di revocare in autotutela l’approvazione della V.I.A. e di avviare una revisione indipendente e approfondita del progetto, mettendo al primo posto la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente. “Istituti seri come l’U.S. Bureau of Mines,” conclude Malini, “denunciano da anni la pericolosità devastante degli impianti di liquefazione e stoccaggio di GNL, che in nessuna nazione al mondo si trovano in zone sismiche, alluvionali o vicine all’abitato. In caso di errore umano, di fenomeno alluvionale o di scosse sismiche consistenti, un impianto del genere potrebbe causare una tragedia immane. Nemmeno il tempo di svestire i panni di Capitale italiana della cultura, che Pesaro rischia di essere ricordata per un progetto pericoloso e insostenibile. Confidiamo in un intervento responsabile e tempestivo del Ministero per proteggere la comunità e il territorio”.