
Il Comitato “CAMPAGNA STOP GNL” depositando apposita istanza al Presidente del Consiglio Comunale di Pesaro, ha chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale nel quale si discuta del progetto denominato “Riqualificazione da deposito di stoccaggio prodotti petroliferi liquidi a impianto di liquefazione di gas metano di rete GNL” presentato dalla società FOX PETROLI SpA ed autorizzato dal Ministero dell’Ambiente con Decreto Ministeriale n. 1 dell’8.01.2025.
La richiesta è stata sottoscritta da 242 cittadini pesaresi, come previsto dallo statuto del Comune di Pesaro all’art.19, per la partecipazione popolare alle scelte della P.A.
Il Comitato Stop GNL ha esplicitato le ragioni di tale richiesta in tutti i documenti e in tutte le iniziative intraprese dal momento in cui è venuto a conoscenza della decisione Ministeriale (primi di febbraio) secondo le pubblicazioni del sito del Ministero dell’Ambiente:
1) pericolosità intrinseca dell’impianto per le quantità e il tipo di materiale stoccato e lavorato, tanto che lo stesso Ministero lo qualifica “impianto a rischio rilevante” e “industria insalubre di prima classe”
2) posizione dell’impianto nel centro città in violazione alle norme sulla pericolosità (legge Seveso) e dell’art. 82 del regolamento comunale di Pesaro che vietano tali impianti a distanze ravvicinate all’abitato
3) collocazione dell’ impianto nell’ansa del fiume Foglia in zona di “massimo rischio di esondazione” R4 e di rischio sismico
4) inquinamento ambientale da emissione di particolato fine e ossidi di azoto e composti organici volatili che, secondo studi epidemiologici, provocano malattia quali l’asma, malattie respiratorie croniche e possono aumentare l’incidenza di tumori e leucemie.
Il Comitato STOP GNL , raccogliendo le forti preoccupazioni espresse dai cittadini nei ripetuti incontri, ha inviato a tutte le autorità competenti una missiva con cui ha chiesto al Ministero dell’Ambiente di annullare in autotutela, il D.M. n 1 dell’8.01.2025; al CPR ( VIGILI URBANI) di non concedere il nulla- osta e all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Italia Centrale di negare l’autorizzazione stante il rischio idrogeologico.
Il Comune di Pesaro peraltro con il parere formulato in data 27.4.2023 , inviato al Ministero dell’Ambiente, aveva sottolineato le criticità sopra descritte e proprio per questo motivo segnalava la “necessità di verificare la possibilità di superarle attraverso specifica valutazione con il sistema vincolistico presente nell’area.
Dunque si chiede venga indetto quanto prima un Consiglio Comunale, sul progetto di ampliamento della Fox e un confronto con la cittadinanza per far propria la proposta di revocare la V.I.A. a tutela della salute dei cittadini e per il futuro della città di Pesaro e della sua sicurezza