PESARO: SOCIETÀ CIVILE E GLI ESPERTI DICONO NO AL NUOVO IMPIANTO FOX PETROLI PER LA LIQUEFAZIONE DEL METANO

Pesaro – La comunità di Pesaro si trova davanti a una scelta cruciale: opporsi con forza alla costruzione di un impianto di liquefazione di gas naturale (GNL) proposto dalla Fox Petroli, un progetto che rappresenta una minaccia gravissima per l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza di tutti noi. È il momento di mobilitarsi per salvaguardare il nostro territorio. EveryOne Group si schiera accanto alle associazioni che si stanno impegnando per evitare questo progetto enormemente pericoloso, dietro cui si nasconde “Un business tanto lucrativo quanto completamente irresponsabile, che metterebbe a rischio la cittadinanza e il delicatissimo ambiente che caratterizza il Pesarese,” spiega Roberto Malini, co-presidente dell’organizzazione per i diritti umani e l’ambiente.

Nel 2022, la Fox Petroli ha presentato al Ministero dell’Ambiente un progetto per trasformare un deposito di stoccaggio di prodotti petroliferi in un impianto per la produzione di 400 tonnellate di GNL al giorno, equivalenti a 146.000 tonnellate l’anno. Nonostante le rassicurazioni tecniche, il sito scelto per l’impianto si trova in piena zona a rischio esondazione del fiume Foglia, già classificata come ad alto rischio idrogeologico.

Il Ministero dell’Ambiente ha approvato la Valutazione di Impatto Ambientale, basandosi sull’adozione di soluzioni come l’ancoraggio delle apparecchiature per evitare danni in caso di alluvioni. Tuttavia, queste misure non eliminano i pericoli associati a un impianto di questa portata, che potrebbe trasformarsi in una vera bomba a orologeria.

Il GNL, pur non infiammabile nello stato liquido, diventa altamente pericoloso una volta vaporizzato. La fuoriuscita accidentale di gas può formare nubi esplosive, che, se accese, possono generare esplosioni devastanti. Secondo simulazioni condotte dall’US Bureau of Mines, un’esplosione di GNL potrebbe sbriciolare edifici a decine di chilometri di distanza. Per esempio, una nave metaniera con un carico standard di 140.000 tonnellate di GNL avrebbe un potenziale distruttivo su un raggio di 30-40 chilometri.

Le esplosioni di nubi di GNL possono inoltre generare incendi con onde di calore letali per persone e animali fino a un chilometro di distanza. Questi eventi sono difficilissimi da gestire e hanno conseguenze gravissime non solo per le comunità vicine ma anche per l’intero ecosistema.

La storia del GNL è purtroppo segnata da incidenti gravi, che dimostrano quanto sia rischiosa l’intera filiera. Tra i casi documentati:

  • Cleveland, Ohio, USA (1944): Esplosione in un impianto di stoccaggio, 131 morti e 225 feriti.
  • Staten Island, USA (1973): Esplosione in un serbatoio di GNL durante una riparazione, 40 operai morti.
  • Skikda, Algeria (2004): Un’esplosione in un impianto ha causato 27 morti, 74 feriti e danni estesi.

Questi incidenti evidenziano come anche errori umani, guasti tecnici o semplici disattenzioni possano scatenare tragedie.

L’impianto proposto non solo minaccia la sicurezza della popolazione ma rappresenta anche un grave rischio ambientale. La liquefazione del metano è un processo energivoro e altamente inquinante. Inoltre, il GNL contribuisce significativamente al cambiamento climatico, ritardando la transizione verso fonti di energia rinnovabile.

A ciò si aggiungono i rischi legati al traffico dei mezzi pesanti necessari per il trasporto del GNL, con un aumento dell’inquinamento atmosferico e del rischio di incidenti stradali. L’area di Pesaro e il suo delicato ecosistema non possono sostenere un’ulteriore pressione di questo tipo.

L’impianto GNL a Pesaro rappresenta una scelta insostenibile e miope, che sacrifica la sicurezza, la salute e il benessere della comunità per il profitto di pochi. È fondamentale che cittadini, associazioni e istituzioni si uniscano per fermare questo progetto prima che sia troppo tardi.

“EveryOne Group,” conclude Malini, “sarà presente all’appuntamento pubblico di sabato 1 febbraio 2025, dalle 10.30, presso il Consiglio comunale di Pesaro – dove unirà la sua esperienza, che ha contrastato efficacemente la nascita di pericolosi impianti tanto nelle Marche quanto in altre città, fra cui Genova – a quelle degli esperti del settore che illustreranno rischi ambientali e industriali legati al progetto. Tuttavia, invitiamo i cittadini ad esprimere dissenso fin da subito, perché i rischio è altissimo e non va sottovalutato. Inoltre, è un dovere civile unirsi per evitare un futuro basato ancora sui combustibili fossili, allontandosi da modelli energetici sostenibili e sicuri per tutti”.

L’immagine presenta una ricostruzione dell’esplosione di un impianto GNL avvenuta a Quintana (Texas) nel 2022