“L’approvazione della proposta di legge Mollicone – Maccanti sulla pirateria digitale è un importante passo in avanti per combattere un fenomeno che mette a rischio l’industria culturale e tutte le persone che ci lavorano. Grazie alle nuove norme è più efficace perseguire i reati riguardanti il diritto di autore” ha spiegato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi. “La certezza della pena per chi commette reati e la tempestività dell’intervento per interrompere la diffusione illecita dei contenuti sono, insieme all’informazione al pubblico sui reali danni che la pirateria infligge a chi vive di cultura, fondamentali per la tutela dell’industria del libro” conclude Levi.
Per quanto riguarda l’editoria libraria, il mancato fatturato che la pirateria sottrae ogni anno al mercato legale è stimato da una ricerca realizzata da Ipsos per AIE in 771 milioni di euro, ovvero il 31% del mercato complessivo escludendo il settore della scolastica e l’export. Per il sistema Paese, ovvero calcolando anche le attività dell’indotto quali la logistica, i servizi e altro, la perdita è di 1,88 miliardi, per il fisco 322 milioni ogni anno. Valori che si traducono in una mancata occupazione per 5.400 persone nella filiera editoriale, 13.100 posti con l’indotto.