Messina – La Polizia di Stato, unitamente alla Guardia di Finanza, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Messina, a carico di due messinesi di cui appartenente alla Guardia di Finanza e attualmente sospeso dal servizio. Sono entrambi ritenuti responsabili dei reati di rapina, lesioni, porto di arma da guerra, usurpazione di titoli e porto di strumenti atti ad offendere perpetrati ai danni di una terza persona.
I fatti risalgono ai primi di ottobre quando gli odierni arrestati si sono recati presso l’abitazione della vittima costringendola ad aprire sotto la minaccia di una bottiglia incendiaria. Una volta dentro, l’hanno aggredita affinché consegnasse loro il denaro (circa 500 euro) e la cocaina che la stessa deteneva in casa. Gli autori dell’aggressione non hanno esitato a colpire ripetutamente la vittima con un coltello a farfalla e con il collo di una bottiglia di vetro e, anche dopo aver ottenuto quanto richiesto, hanno continuato ad infierire procurandole lesioni successivamente giudicate guaribili in gg.21.
Le indagini effettuate dai poliziotti delle Volanti della Questura di Messina e coordinate dalla locale Magistratura hanno permesso di stabilire l’identità degli aggressori e di ricostruire l’intera vicenda. A conferma di quanto evidenziato, i poliziotti delle Volanti hanno rinvenuto nell’abitazione di uno dei due arrestati sostanza stupefacente del tipo cocaina, un coltello a farfalla con residui di tracce ematiche e abiti macchiati di sangue.
Rinvenuta altresì, poco distante dalla casa della vittima, una bottiglia incendiaria artigianale. Evidenziata, infine, dai sopralluoghi effettuati dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica, la dinamica dell’aggressione ricostruita attraverso gli elementi raccolti all’interno dell’abitazione. Ben visibili sulla maglia indossata dalla vittima le impronte della suola delle scarpe perfettamente coincidenti per dimensioni e disegno con quelle indossate da uno dei due arrestati.
Uno dei due è stato arrestato nel comune di Lipari ad opera dei militari della Tenenza della Guardia di Finanza di quel comune e trasferito con una motovedetta della Stazione Navale di Milazzo. L’altro è stato raggiunto dai poliziotti delle Volanti e dai militari del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Messina. Entrambi sono stati associati presso la Casa Circondariale di Gazzi.