Milano – È nata durante i servizi di monitoraggio per prevenire ed evitare occupazioni abusive nel quartiere Giambellino-Lorenteggio l’operazione portata avanti dal Nucleo Tutela Demanio e Patrimonio della Polizia locale di Milano che ha permesso di cancellare d’ufficio 181 veicoli intestati a un prestanome, denunciato, e presumibilmente utilizzate da persone per commettere illeciti penali e amministrativi.
Gli agenti della Polizia locale hanno rintracciato, lo scorso dicembre in sosta vietata in via Giambellino, una Fiat Bravo che era stata segnalata dai cittadini della zona come auto utilizzata per trasportare sovente materiali (ad esempio le lastre di ferro con cui vengono chiusi gli alloggi) e persone che avevano presumibilmente occupato appartamenti abusivamente. Con l’ausilio di una pattuglia con i colori d’istituto e i lampeggianti accesi, gli agenti sono riusciti ad attirare l’utilizzatore nel luogo in cui si trovava l’auto e a constatare che non avesse titolo per possederla: il veicolo era stato acquistato in contanti e non era mai stata effettuata la pratica per il passaggio di proprietà.
Grazie a questo intervento è stato possibile constatare che lo stesso proprietario – V.T., 49 anni di origini rumene, residente nel mantovano – aveva intestati a sé altri 180 veicoli, per un volume presunto di affari di 1,8 milioni di euro: tra questi infatti vi erano 24 BMW, 30 Audi, 11 Mercedes, 1 Jaguar, 1 Jeep Grand Cherokee, 1 Range Rover e numerosi autocarri.
La successiva attività d’indagine, portata avanti in collaborazione con la Stazione dei Carabinieri di Sustinente e con la Polizia locale di Porto Mantovano e coordinata dall’Ufficio Intestazione Fittizia Veicoli della Procura della Repubblica, ha permesso di rintracciare l’uomo, notificargli verbali per oltre 98mila euro (per divieto di intestazione fittizia) e di deferirlo all’Autorità Giudiziaria per i reati di intestazione fittizia di autoveicoli, falsità ideologica continuata in atti pubblici, commessa al fine di trarre in inganno il pubblico ufficiale, e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e di altri Enti pubblici.
L’uomo era infatti anche titolare di una partita Iva fittizia legata alla vendita di auto – per la quale non aveva mai dichiarato alcun reddito -, con cui riusciva a sfruttare le agevolazioni sui passaggi di proprietà e a non pagare il bollo auto per un danno stimato allo Stato di 150mila euro.
Il blocco anagrafico di tutte le 181 vetture è stato notificato al PRA e alla Motorizzazione civile di Milano.