La Squadra Mobile di Rovigo ha dato esecuzione a nove misure cautelari nei confronti di operatori socio sanitari e inservienti di una struttura assistenziale presente nel territorio rodigino. Nello specifico, il Giudice per le indagini preliminari ha applicato a tutti gli indagati, la misura interdittiva del divieto di svolgere attività professionali in strutture sanitarie, socio sanitarie e socioassistenziali.
Gli indagati sono ritenuti responsabili in concorso di reiterati maltrattamenti nei confronti degli ospiti della struttura. In particolare, le vittime, soggetti non autosufficienti, hanno subito violenza fisiche, quali percosse, offese, minacce, nonché altri atti denigratori e lesivi della dignità umana. Fatti aggravati sia dalla minorata difesa degli anziani degenti sia dalla circostanza di averli commessi in danno di persone ricoverate presso strutture sanitarie o socio sanitarie.
L’indagine, iniziata nel mese di giugno, ha preso le mosse da alcune dichiarazioni del personale della struttura stessa che, in presenza di siffatti comportamenti, non ha esitato a contattare e notiziare le forze dell’ordine. Questo Ufficio, ritenendo verosimili e del tutto credibili le dichiarazioni assunte, concordavano con la locale Procura di richiedere al Gip le intercettazioni ambientali audio-video, di fatto poi autorizzate. Il monitoraggio della struttura, purtroppo, confermava i maltrattamenti nei confronti dei pazienti, costretti giornalmente a subire vessazioni e sevizie.
Il Giudice per le indagine preliminari, ritenendo pertanto concreto ed attuale il pericolo di reiterazione della condotta criminosa, ha deciso di interdire tutti gli indagati dallo svolgere attività professionale in strutture sanitarie o socioassistenziali.