La Polizia postale di Parma è riuscita a rintracciare e recuperare 1milione e 300mila euro sottratti ad un’azienda parmense attraverso una frode informatica. Il raggiro è noto come “man in the middle” e consiste nell’intromissione abusiva di un soggetto estraneo alla corrispondenza telematica fra aziende che sono in rapporto d’affari.
Nello specifico il truffatore accede all’account email di una delle parti, e spacciandosi per l’azienda con cui si è in trattativa, induce l’obbligato, attraverso la sostituzione del corretto iban, a corrispondere quanto dovuto a un diverso beneficiario.
L’azienda ricevente tuttavia, resasi conto che la somma destinata ad un loro creditore, era stata dirottata su una utenza finanziaria straniera diversa, si è prontamente rivolta alla sezione della Postale di Parma.
La tempestiva attivazione delle indagini, coordinate dal servizio Polizia postale di Roma e dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Bologna, ha permesso di intercettare e recuperare l’intera somma poco prima che questa venisse trasferita sul conto corrente estero dei truffatori.
Per prevenire questo tipo di frodi la Polizia postale consiglia di:
• Utilizzare software antivirus sempre aggiornati;
• Incrementare la sicurezza delle password che dovrebbero avere una lunghezza minima 10 caratteri, alfanumerici, maiuscoli e minuscoli nonché caratteri speciali con modifica periodica (per esempio ogni 6 mesi);
• Prestare attenzione alle email ricevute: molte email fraudolente possono assomigliare a quelle originali oppure presentare evidenti errori nella lingua italiana o ancora utilizzare un linguaggio arcaico o scolastico, in quanto spesso tradotte da sistemi online;
• Considerare che gli Istituti di Credito non inviano mai email contenenti link o allegati;
• Non aprire mai allegati dei quali non si sia assolutamente certi della provenienza.