“Siamo fortemente convinti che rivalutare il Ponte sullo Stretto di Messina costituisca un’occasione irripetibile di sviluppo per il Mezzogiorno ed in particolare per la Sicilia, la cui centralità geografica rispetto ai traffici commerciali mediterranei giustifica la creazione di un collegamento terrestre stabile con l’Europa continentale”, è uno stralcio della lettera scritta dai deputati regionali Autonomisti, Giuseppe Compagnone (presidente della Commissione Ue), Roberto Di Mauro (Vicepresidente Vicario) e Carmelo Pullara, Capogruppo Autonomisti e Popolari, al Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella.
Nell’articolata missiva alla più alta carica della Repubblica, i deputati autonomisti rappresentano le iniziative avviate per far tornare al centro dell’agenda politica l’opera, dalle mozioni all’Ars alle lettere indirizzate alle altre cariche istituzionali, rimarcano “la valenza strategica dell’opera” e concludono auspicando che “nel comune interesse del nostro Paese, la realizzazione del Ponte sullo Stretto rientri a pieno titolo tra le grandi opere di interesse strategico oggetto degli annunciati interventi di sviluppo della rete infrastrutturale nazionale”.
Compagnone, Di Mauro e Pullara hanno indirizzato una missiva anche al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, facendo seguito alle recenti dichiarazioni di apertura “senza preclusioni o pregiudizi” manifestate in merito realizzazione del Ponte sullo Stretto dallo stesso premier.
“Siamo certi – si legge in uno passaggio della lettera firmata dai tre deputati – che il Governo nazionale, da Ella autorevolmente presieduto, abbia colto la valenza strategica dell’opera che, costituendo sicuro volano per l’intera viabilità siciliana, permetterebbe l’auspicabile completamento dell’alta velocità lungo tutto il territorio nazionale, oggi interrotto dal braccio di mare che separa le sponde siciliane da quelle calabresi”.
I deputati regionali autonomisti hanno scritto anche al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, on. Dario Franceschini, e al senatore Matteo Renzi che nei giorni scorsi si erano espressi favorevolmente alla realizzazione del Ponte sullo Stretto.
Nelle missive Compagnone, Di Mauro e Pullara manifestano “apprezzamento” per le posizioni espresse, ribadiscono la “valenza strategica” dell’opera ed evidenziano che si tratta di “un’infrastruttura slegata da logiche localistiche, rappresentando il progetto chiave del Corridoio Comunitario Berlino-Palermo (oggi, Helsinki-La Valletta)”.
Nelle lettere indirizzate al premier Conte, al Ministro Franceschini e al Senatore Renzi, Compagnone, Di Mauro e Pullara auspicano anche un incontro con una delegazione di deputati siciliani al fine di esporre “le proposte circa le modalità e le procedure da attuare per la programmazione e la realizzazione dell’opera”.
“La battaglia per il Ponte fa parte del nostro stesso dna, a partire dalle manifestazioni di Messina e Roma nelle quali sono scesi in campo migliaia di siciliani. Abbiamo apprezzato le aperture manifestate dalle importanti cariche istituzionali e politiche ed ora ci aspettiamo che dalle enunciazioni di principio si passi ai fatti” dichiarano Compagnone, Di Mauro e Pullara commentando le iniziative intraprese.