PALERMO – “A due anni dall’esplosione dalla pandemia e con una inchiesta ancora in corso, spiace constare che i numeri sui posti letto Covid di terapia intensiva sono ancora sballati. Ieri in commissione Salute, con tanto di screenshot a supporto, ho avuto modo di dimostrare che nel sito della Regione vengono dichiarati operativi posti letto non riscontrabili come attivi nella piattaforma regionale Gecos. In pratica, come ha anche dichiarato giustamente Cracolici, saremmo in presenza di posti di terapia intensiva fantasma”.
Lo afferma Giorgio Pasqua, deputato regionale del M5S e componente della commissione Salute dell’Ars.
“L’esempio che ho fatto in commissione? I 17 posti letto di terapia intensiva del Policlinico, che il sito della Regione, con tanto di foto, già il 27 settembre dello scorso anno dava per operativi, quando la questione è andata in porto solo a gennaio scorso. Abbiamo chiesto al dirigente generale del dipartimento di pianificazione strategica La Rocca se già a settembre questi posti erano stati comunicati al Ministero e ci ha detto di no. Anche secondo l’assessore Razza, quei posti erano stati comunicati al Ministero della Salute qualche settimana fa, ed erano 818 in tutto, 618 pronti più 200 disponibili in 24/48h. Ma anche in questo caso ci sarebbe grandissima confusione sui numeri, visto che nel sito del Ministero risultavano ben 833 posti letto di terapia intensiva pronti, senza distinzione fra pronti e disponibili in 24/48h”.
“ La Rocca – continua Pasqua – non solo ha affermato che i posti letto del Policlinico non erano stati comunicati al Ministero lo scorso anno, ma ha detto pure che sulla piattaforma Gecos sono caricati meno posti letto di quanti sono pronti in realtà, un’affermazione apodittica, senza nessun risconto a supporto, che assume il valore di una sonora presa in giro verso i presenti all’audizione in commissione Salute e dei cittadini”.
“Piuttosto che girare la frittata a proprio piacimento – conclude Pasqua – La Rocca, e anche l’assessore Razza, farebbero bene a riflettere ampiamente prima di fare affermazioni, onde evitare, come accaduto spesso in passato, di essere smentiti dai fatti”.