Povertà educativa: nel quartiere Torre Maura a Roma, la presentazione dello Spazio Mamme di Save the Children

Si è svolta ieri la presentazione degli ambienti riqualificati dello Spazio Mamme di Save the Children, nel quartiere Torre Maura di Roma. La riqualificazione, pensata nell’ottica di dare alle famiglie del quartiere un ambiente confortevole e accogliente in cui possano passare del tempo di qualità con i propri figli e condividere la propria esperienza genitoriale, fa parte del progetto “Crescere Insieme” di Save the Children – l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro – realizzato con Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, grazie alla volontà e al sostegno del Gruppo Credem, con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa di bambine e bambini nella fascia 0-6 anni.

In Italia, fin dai primi anni di vita, le disuguaglianze socioeconomiche e culturali delle famiglie influiscono in maniera sostanziale sullo sviluppo di bambine e bambini, spesso precludendo loro delle vere opportunità di crescita. Come Save the Children ha sottolineato in più occasioni, il periodo che va dal concepimento ai primi due anni di vita di bambine e bambini, i primi mille giorni appunto, è considerato fondamentale, perché è proprio in questa fase che si pongono le basi per il pieno sviluppo psicofisico di una persona. Per questo è indispensabile un intervento tempestivo dalle prime fasi di vita, soprattutto nelle regioni dove i divari sociali sono più marcati e le situazioni di disagio economico più numerose. Nella regione Lazio si registra una povertà relativa minorile del 16,5%, al di sotto della media nazionale italiana del 22,2%[1].

Uno degli strumenti più importanti nel contrasto alle disuguaglianze che colpiscono in particolare i minori, è rappresentato da asili nido e servizi per la prima infanzia, eppure, in Italia, sia la spesa investita che la percentuale di minori che usufruisce di questi servizi è ancora bassa e il Lazio non fa eccezione. Nella regione, infatti, seppure la spesa dei Comuni per i servizi educativi della prima infanzia (espressa per 100 residenti nella fascia 0-2) sia di 2.139 euro, ben superiore alla media nazionale (1.116 euro), solo il 21,4% nella fascia 0-2 anni ha accesso a un asilo nido, con punte più basse nelle province di Latina (8,8%), Frosinone (10,2%), Viterbo (14,1%) e Rieti (15,4%). La provincia di Roma registra, invece, un 25,1% superando sia la media della regione che quella nazionale (16,8%) seppur con una spesa di 2.676 euro ogni 100 bambini residenti nella fascia 0-2 anni[2].

 “Crescere Insieme” si inserisce nel più ampio programma Spazio Mamme di Save the Children che, dal 2014, si occupa di supportare le famiglie con bambine e bambini tra zero e sei anni in situazioni di vulnerabilità socio-economica in quartieri privi di sevizi per i più piccoli. Il progetto ha la finalità di ampliare le diverse attività già presenti negli Spazi Mamme di Save the Children, attraverso la contaminazione con il Reggio Emilia Approach, un progetto educativo unico in Italia e nel mondo. Il progetto oggi è alla sua terza edizione ed ha coinvolto tutti e 13 gli Spazi Mamme del programma, in 11 città italiane. Le equipe degli Spazi Mamme si sono arricchite di nuove competenze, e realizzano nuove esperienze laboratoriali – “atelier” – rivolte a bambine, bambini e alle loro famiglie, costruite sulla base dei bisogni e dei desideri delle comunità che animano gli spazi. Sono stati, ad esempio realizzati per mamme e bambine e bambini atelier su sostenibilità, natura e digitale, cibo e sana alimentazione, ma anche su luce e movimento, argilla e story-telling. Nel progettare queste nuove attività, bambini, famiglie e operatori hanno anche ripensato insieme a come riorganizzare e attrezzare gli spazi, fino a ristrutturare interamente diversi ambienti, come è successo a Torre Maura. Lì, il grande e luminoso openspace è stato organizzato seguendo l’idea di un villaggio immaginario, con una piazza centrale luogo di incontro e di dialogo, e spazi satellite intorno, ciascuno diverso, dall’atelier allo spazio morbido, dalla biblioteca diffusa all’accoglienza. Gli ambienti e le attività così strutturati, svolgono una funzione di accompagnamento sia alla genitorialità, allenando lo sguardo e la responsività dei genitori, sia alla crescita di bambine e bambini, che hanno un luogo sicuro e accogliente dove giocare e apprendere cose nuove, sia alla creazione di legami e socializzazione tra chi frequenta lo spazio.

“Siamo orgogliosi di aver contribuito alla ristrutturazione di questi spazi dedicati alle famiglie ed alle loro bambine e bambini. Questa iniziativa riflette il nostro impegno come Gruppo Bancario nel creare valore e benessere sostenibile per la collettività, con una particolare attenzione ai più piccoli ed alle iniziative che aprono alle pari opportunità per tutti” ha dichiarato Luigi Ianesi, Responsabile corporate governance e relazioni esterne del Gruppo Credem. “Vedere questi luoghi rinnovati, pieni di vita e di speranza, è la testimonianza tangibile del nostro purpose che sintetizziamo con il termine di Wellbanking e della nostra volontà di essere parte attiva nel futuro delle nuove generazioni. Siamo inoltre convinti che creare connessioni virtuose tra realtà di eccellenza come Save The Children e Fondazione Reggio Children sia un elemento chiave per costruire progetti di valore con un impatto concreto sulle persone.”

“La povertà educativa colpisce maggiormente i più piccoli fin dalla più tenera età e non permette loro di esprimere le proprie potenzialità. Il Progetto Crescere insieme’, grazie al sostegno di Credem, è stato pensato proprio per fornire le giuste condizioni e le risorse adeguate affinché ognuno di loro possa uscire da questo circolo vizioso e costruire il proprio futuro” ha commentato Giancarla Pancione, Direttrice Brand, Marketing e Fundraising di Save the Children Italia. “Nei quartieri periferici delle grandi città come Roma, sopravvivono dinamiche socioeconomiche difficili, i servizi sono scarsi e molte famiglie si ritrovano a non avere sostegni soprattutto durante le prime fasi di vita dei loro figli. Ecco perché progetti come questo sono un punto di riferimento per i bambini e le loro famiglie in questa fase delicata del loro percorso” ha concluso.

“Il grande pregio del progetto Crescere Insieme al quale partecipiamo con massima condivisione con Save the Children e Gruppo Credem – afferma Francesco Profumo, presidente di Fondazione Reggio Children – è di contribuire a far emergere la bellezza delle relazioni, tra bambini, mamme e comunità, nell’importante contesto del programma Spazio Mamme, in territori italiani di frontiera. Proporre interventi di educazione di qualità, solidarietà e ricerca, nelle attività e negli ambienti, non solo per l’infanzia ma in ottica 0-99 anni, è la missione di Fondazione Reggio Children. Mettere l’infanzia al centro significa creare opportunità di crescita e di condivisione per tutti, come accaduto a Torre Maura, e trasmettere l’importanza del prendersi cura, anche con la riqualificazione ripensata insieme per uno spazio più accogliente”.

Il Programma Spazio Mamme di Save the Children nasce per contrastare la povertà minorile e prevenire il fenomeno della povertà educativa, attraverso il sostegno a neogenitori e genitori durante le tappe più importanti della crescita dei loro bambini. Il Progetto è presente in 13 città su tutto il territorio nazionale. Lo Spazio Mamme favorisce l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità o che provengono dai contesti più vulnerabili, permettendo loro di avere a disposizione gli strumenti adeguati in ogni fase della propria crescita anche attraverso percorsi di sostegno personalizzati per i genitori.  Lo Spazio Mamme di Save the Children a Roma, dal 2015 al 2024 ha accolto 2.543 adulti e 2.061 minori, ed è gestito in collaborazione con la Cooperativa Antropos Onlus.