A dirlo, l’Alleanza di venti tra associazioni e istituzioni sociali, che con una lettera inviata a governo della Regione, Ars e vertici della burocrazia, lancia un “appello urgente” chiedendo misure di sostegno, l’incontro con i 58 distretti sociosanitari e i dipartimenti regionali. E l’audizione dalla competente Commissione parlamentare. Nell’Isola Reddito d’inclusione a un siciliano su due.
La Sicilia è la seconda regione d’Italia per povertà assoluta, con 700 mila persone in situazione di estremo disagio sul totale di 1,7 milioni che versano in povertà relativa. Ma a rendere particolarmente opprimente questa condizione, è “l’assenza di un piano regionale di contrasto. Abbandonato alle nebbie del dimenticatoio”.
A dirlo l’Alleanza contro la povertà – cartello di 20 tra istituzioni del terzo settore, associazioni sociali e sindacali e Anci Sicilia – che stamani ha inviato una lettera al governo della Regione, all’Ars e ai vertici della burocrazia dell’Isola: “Appello urgente per i poveri in Sicilia, ultimi tra gli ultimi”. Nella regione che con la Campania condivide la sorte di terra in cui vive il maggior numero di beneficiari del Reddito di inclusione o Rei (il 47% delle famiglie e il 51% delle persone), “il Governo regionale – scrive l’Alleanza nella nota a firma della portavoce Rosanna Laplaca – non ha mantenuto l’impegno di attivare un percorso concreto di costruzione condivisa e partecipata, verso il piano regionale”.
Ma per contrastare la povertà assoluta, non bastano parole e formali impegni. Piuttosto, ammonisce l’Alleanza, vanno individuate “modalità di organizzazione della rete dei servizi territoriali, di gestione e divulgazione dei punti di accesso nelle aree metropolitane come nei piccoli Comuni; di presa in carico delle famiglie attraverso le équipe di professionisti”. E vanno puntualmente organizzati “strumenti di inclusione sociale e lavorativa”.
La missiva si chiude con una serie di richieste e di proposte. Dal Governo della Regione l’Alleanza si attende il varo di misure di sostegno integrate con politiche di sviluppo che, “per consentire l’uscita dalla povertà, facciano leva sui fondi comunitari”.
Ancora, che l’assessore alla Famiglia e alle politiche sociali, Mariella Ippolito, “si faccia parte diligente” nei confronti del presidente Nello Musumeci e del Governo, e “provveda a convocare in tempi immediati un incontro con la nostra partecipazione dei 58 distretti sociosanitari e dei Dipartimenti regionali competenti”. Inoltre, chiede “un’audizione urgente presso la competente Commissione legislativa, per condividere tempi e modalità per la piena attuazione in Sicilia delle politiche di contrasto alla povertà”.