Apprendo dal web, da un social in particolare (dietro segnalazione di amici), che è stato presentato un disegno di legge all’Assemblea regionale siciliana al fine di far conoscere e divulgare l’attività di Norman Zarcone sia come filosofo, che come musicista e giornalista (Norman era infatti anche giornalista e a lui l’Ordine ha intestato due borse di studio per aspiranti pubblicisti), attraverso manifestazioni, convegni, eventi promossi dall’Associazione Norman Zarcone Rock Orchestra.
Non posso che plaudere a questa iniziativa sperando che stavolta ogni passaggio parlamentare venga compiuto in maniera bipartisan, al di là di singoli interessi territoriali o di schieramento politico, perché la memoria di Norman, il suo messaggio lacerante, attraversano ogni logica di appartenenza, ogni barricata, ogni fronte ideologico. Purtroppo va ricordato che in quattro legislature sono stati presentati, trasversalmente ai partiti, quattordici disegni di legge (compreso quest’ultimo) tenuti dentro gli archivi di Palazzo dei Normanni. Appellarmi al senso del dovere, al superamento delle logiche partitiche, sarebbe uno sterile esercizio di retorica, tuttavia confido nel significato più vero della politica, con la speranza che finalmente un disegno di legge diventi legge. L’Associazione che porta il nome di Norman è formata da giovani musicisti e intellettuali che lavorano con fatica e difficoltà infinite per far giungere un messaggio di meritocrazia e libertà, se non si capisce questo, se si vuole rimanere nelle secche dell’indifferenza, niente avrà più un senso spendibile. Tutti i partiti – e ribadisco tutti – hanno presentato disegni di legge per tredici volte, oggi è la quattordicesima e non posso che sperare in un buon esito, per una causa che non è solamente di Norman Zarcone, ma di tutti i Norman d’Italia. E sono tanti…
Claudio Zarcone