Si tratta della prima ricerca italiana sull’impiantistica sportiva dopo il tunnel del Covid-19: quali sono le tendenze? Come si sono modificati i gusti e le modalità di fruizione? Quanto incidono le disuguaglianze tra Nord e Sud sul diritto allo sport e al benessere?
Uisp e Svimez, con il sostegno di Sport e Salute SpA, presentano una nuova ricerca e spostano il focus sull’offerta di impianti e servizi sportivi nelle regioni italiane e sulla loro accessibilità, con riferimento alle persone con disabilità. Viene rappresentato così il punto di vista specifico e aggiornato degli operatori di settore: gestori e proprietari di impianti sportivi, in particolare pubblici, sia a gestione pubblica, sia privata.
La ricerca verrà presentata giovedì 23 novembre a Roma, alle ore 11, nella Sala WeSportUp, Viale delle Olimpiadi 27, da Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute spa, Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute spa; Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp; Luca Bianchi, direttore della Svimez; Serena Affuso e Gaetano Vecchione, Svimez, curatori della ricerca. Interverrà inoltre Beniamino Quintieri, presidente ICS – Istituto per il Credito Sportivo. Modererà l’incontro Erika Primavera, giornalista Agenzia Dire.
L’indagine offre una fotografia dell’impiantistica sportiva italiana in un periodo di trasformazione e difficoltà come l’attuale: anche se è superato lo shock pandemico, il mondo delle asd e società sportive di base, che gestisce la stragrande maggioranza del patrimonio dell’impiantistica sportiva, sta attraversando profonde difficoltà, come il caro energia e la ripresa dell’inflazione. Attraverso la percezione dei gestori e dei proprietari degli impianti sportivi, con particolare riferimento al Mezzogiorno, emergono le potenzialità del settore e le specificità territoriali e i fabbisogni, non solo di natura economica.