Stangata vacanze, … ma non solo! Dopo la batosta di giugno e luglio, arriva quella di agosto. Un’estate infuocata sul fronte dei prezzi.
Lo sostiene l’Unione Nazionale Consumatori che ha elaborato i dati Istat dell’inflazione di agosto per stilare le top ten dei rincari, sia mensile che su base annua e la classifica delle città con i maggiori rialzi per quanto riguarda servizi di alloggio, servizi di ristorazione e assicurazioni.
Per i prezzi dei Servizi di alloggio, ossia alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù, saliti in media nazionale dell’11,2% su agosto 2022, a guidare la classifica delle città più salate è Olbia – Tempio con un balzo del 22,5% rispetto allo scorso anno. Al secondo posto Roma, con un incremento annuo del 22%. Medaglia di bronzo a Brescia con +20,3% su agosto 2022.
Al 4° posto Firenze con +19,2%, poi Belluno (+18,8%), Palermo (+18,4%), Varese (+17,4%), in ottava posizione Napoli ex aequo con Brindisi (+17,3%). Chiude la top ten Milano (+17,2%).
Sull’altro versante della graduatoria, sette città sono in deflazione. Il capoluogo più virtuoso è Pescara (-13,3%), al 2° posto Caltanissetta (-9,7%), al terzo Massa – Carrara (-5,2%).
Per i Servizi di ristorazione, ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, a fronte di un’inflazione annua pari, per l’Italia, al 5,8%, il conto più salato lo pagano quelli di Brindisi, +14,4% rispetto alla scorsa estate. Al secondo posto Viterbo (+14,1%), al terzo Benevento (+11,4%). Seguono Cosenza (+9,3%), Olbia-Tempio (+8,8%), Messina (+8,6%), al settimo posto Massa-Carrara (+8,4%), poi Trieste (+8,2%). Chiudono la top ten Belluno e Piacenza, ambedue con +8,1%,
La città più risparmiosa è Caserta (+1,9%), in seconda posizione Trapani, Pescara, Terni e Cremona tutte con +2,7%.
Per le Assicurazioni, che comprendono quelle su mezzi di trasporto, salute e abitazione, mentre in Italia i prezzi salgono del 3,5%, equivalenti a 27 euro in più all’anno, a Grosseto il rincaro è assurdo e intollerabile, +26,3% su agosto 2022. Non va molto meglio a Padova con +25,2%. Terza peggior città d’Italia Terni con +19,7%. Seguono Udine (+18,5%), Gorizia (+13,2%), Venezia (+11,8%), al settimo posto Trento (10,9%), Ascoli Piceno (+9,9%), Novara (+9,8%). Chiude la top ten Pistoia con +9,4%.
Le città più virtuose d’Italia sono invece in deflazione. La migliore è Reggio Emilia (-1,6%), poi Teramo (-1,3%) e Lucca (-0,9%).
Per la top 30 annua (tabella n. 4), al primo posto lo Zucchero con un aumento del 43,3% su agosto 2022. Al 2° posto l’Olio di oliva con un incremento del 37,1%. Medaglia di bronzo per le Patate che salgono del 25,9%.
Al 4° posto i Pomodori con +25,3%, poi il Riso e Finocchi, carote e cipolle ex aequo con +23,6%, al settimo posto i Voli Nazionali che decollano del 22% e che sono la prima voce non alimentare e sulle vacanze. Seguono Albicocche e susine (+21,9%), Cavoli (+20,5%). Chiudono la top ten le Arance (+18,4%).
Si segnalano poi i Pacchetti vacanza nazionali (12°, +17%), Meloni e cocomeri e Gelati ex aequo al 16° posto con +15,5%, Latte conservato (19°, +15%), Alimenti per bambini che, a dimostrazione dell’inutilità degli interventi del Governo e della Commissione allerta prezzi, lievitano del 14,7% (21° posto), Pane confezionato (26°, +13%), Alberghi e motel (29°, +12,9%),
In testa alla classifica mensile (tabella n. 5), lo scandalo del Trasporto marittimo, che, nonostante luglio fosse già un mese di vacanze, prendono il largo con un esorbitante +27,1% sul mese precedente. Medaglia d’argento per i Voli europei che volano sempre più in alto: +9,6% su luglio 2023. Sul gradino più basso del podio i Supporti con registrazioni di suoni, immagini e video con +9,2 % su base mensile.
Appena giù dal podio i Pacchetti vacanza nazionali che costano il 7,6% in più, seguiti a ruota dal Gasolio per mezzi di trasporto con +7%, dai Voli intercontinentali (+6,6%) e dal Gasolio per riscaldamento (+6,4%).
“Il fatto che, nonostante la stagione termica sia lontana mesi, paghiamo il gasolio già il 6,4% su luglio, non fa presagire nulla di buono per il prossimo inverno. Per questo il Governo deve come minimo prorogare tutti gli sconti in bolletta e, possibilmente, ripristinare quelli ben maggiori introdotti da Draghi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Chiudono la top ten l’Olio di oliva, la prima voce alimentare con +5%, e la Benzina con +4,3% su luglio 2023. Si segnalano al 13° posto i Servizi di movimentazione lettere che, per colpa della revisione delle tariffe di Poste italiane sui servizi universali di corrispondenza e pacchi, aumentano del 3,8%.