Proroga taglio accise carburanti (25 centesimi/litro, con effetto di circa 30 centesimi includendo l’Iva) fino all’8 luglio. Accisa zero sul gas naturale per autotrazione con Iva al 5%. Questi i provvedimenti del governo mentre, purtroppo, si registrano aumenti nel prezzo alla pompa. Di conseguenza, visto che la maggior parte delle merci è trasporta su gomma, i prezzi al dettaglio di larga parte dei beni di consumo seguono un andamento come se nulla fosse accaduto. Ci vorrà qualche giorno, ma dubitiamo che gli eventuali cali siano delle stesse percentuali delle riduzioni apportate dai decreti del governo. E’ la ferrea regola del mercato che se non è speculativo, non sarebbe tale.
Cosa deve fare il consumatore?
Si leggono appelli contro le speculazioni, ma non si capisce chi e come dovrebbe controllare, a parte casi (rari) molto eclatanti. Mai come in questo caso, dove il governo a suo modo si sta impegnando, senza aspettare ulteriori quanto improbabili tagli, deve vigere l’autoregolamentazione dei consumatori finali, del prodotto energetico in sé e di tutte le merci il cui aumento non sembra giustificato o, come dovrebbe essere evidente, non subisce cali nonostante questo tipo di interventi.
Il mercato offre di per sé questo tipo di possibilità: autocontrollo dei propri consumi e denuncia mediatica delle speculazioni, nonché rivolgersi altrove. Il non-acquisto è confermato come arma potente in mano al consumatore. Soprattutto facendolo notare a chi si crede abbia fatto aumenti non razionali e diffondendo la voce ovunque. Siamo o no nell’era dei social… quindi oltre che per insultarsi a vicenda, usiamoli come tam tam, dal locale, al regionale al nazionale., premiando i dettaglianti virtuosi.
François-Marie Arouet – Aduc