La Polizia di Stato di Gallarate, nell’ambito dal consueto monitoraggio delle varie piattaforme social effettuato per finalità informative, di prevenzione e di contrasto alla diffusione di contenuti illeciti, ha denunciato in stato di libertà un 67 enne residente a Varese, il quale sul proprio profilo “Facebook” ha pubblicato numerosissimi “post” e commenti contenenti diverse frasi oltraggiose, denigratorie ed offensive nei confronti delle forze di polizia, alle quali si attribuivano, in maniera calunniosa, condotte violente ed illecite, tali da screditare l’immagine intera dell’Istituzione.
Le frasi pubblicate dall’uomo sul proprio profilo social, la cui paternità è stata tra le altre cose rivendicata in sede di verbale di sommarie informazioni testimoniali, hanno travalicato di gran lunga la legittima libertà di critica, integrando di fatto il reato di vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate, avendo quale bersaglio preferito le forze di polizia.
L’uomo è persino arrivato in più occasioni ad incitare i propri numerosi followers, dai quali ha ricevuto numerosissimi attestati di solidarietà e stima, alla violenza nei confronti delle Forze di Polizia, perpetrando così anche il reato di istigazione a delinquere.
Tutti i commenti, pubblicati sulla piattaforma social “Facebook”, il cui potenziale di diffusione è di per sé estremamente alto, sono stati tra l’altro diffusi su un profilo “aperto” e quindi accessibile potenzialmente a tutti gli iscritti alla stessa piattaforma, nonché più volte condivisi, anche con ulteriori esternazioni di approvazione, rafforzamento e riproposizione di intenti violenti da parte della “platea social”.
A far data dall’inizio del mese di agosto e sino al mese di ottobre, i post dell’indagato sono stati diretti esclusivamente alle forze di polizia intervenute nella gestione della complessa vicenda che ha interessato il cantiere sorto nell’area boschiva di Via Curtatone di Gallarate, illecitamente occupato dall’inizio del mese di agosto, alle quali si addebitavano calunniosamente le più svariate condotte illecite.
A carico dell’uomo, pertanto, è scattata la denuncia per istigazione a delinquere e vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni Costituzionali e delle Forze Armate.