“Sul Qatargate non possiamo far finta di nulla, è evidente che queste figure erano in qualche modo riferibili alla sinistra europea di cui facciamo parte, Panzeri è stato membro del Partito Democratico, parlamentare del PD, l’ex vicepresidente Kaili era dei socialisti europei, quindi è chiaro che è una cosa che riguarda anche noi e non possiamo fare finta di nulla. E’ inutile esibire una diversità morale smarrita da tempo. Io credo che su questo punto, quello della legalità, della moralità, ci voglia una grandissima azione anche in futuro anche per controllare candidature”.
Lo ha detto Pierfrancesco Majorino, candidato presidente Regione Lombardia per il Partito Democratico, a 24 Mattino su Radio 24.
Fiducioso su accordo con i 5 Stelle
“Siamo nel pieno del confronto con il Movimento 5 Stelle ma è veramente una questione di pochissimi giorni, un paio di giorni al massimo capiremo tutti noi se ci sono le condizioni per andare avanti insieme perché il nostro confronto è stato sulle idee, sui contenuti. Devo dire che ho apprezzato l’approccio dei 5 Stelle che ci hanno chiesto di confrontarci sui contenuti e non su altro e questo non è scontato. Lo stiamo facendo seriamente altrimenti non avremmo passato le giornate in questo modo. Come alleanza di centrosinistra andiamo avanti con determinazione, in ragione delle tante città che governiamo in Lombardia. Sono ottimista sull’accordo”.
Moratti frattura nel centrodestra, non nel nostro campo
“Moratti è un autorevole figura del centrodestra, ha una storia impiantata tutta nel centrodestra, io la rispetto per questo, ha una lista a suo sostegno fatta di leghisti anche più radicali di Salvini. Ci sono ex membri di Fratelli d’Italia, questo rappresenta una frattura nel centrodestra, è buffo rappresentarla oggi. Io non riesco a capire, continuare a rappresentarla come una frattura del centrosinistra, veramente abbiamo smarrito i fondamentali. Una persona di centrodestra che si colloca politicamente e culturalmente da sempre in quell’area, è stata vicepresidente fino a poche settimane fa di Fontana, con cui ha smesso di andare d’accordo quando ha capito che Meloni e Salvini non la candidavano come presidente, noi siamo su un’altra strada e su un altro terreno. Per altro lo hanno dimostrato tutti i sondaggi del mondo, qualora avessimo deciso di sostenere Letizia Moratti avremmo compiuto il suicidio perfetto perché avremmo perso da Fontana, sostenendo Letizia Moratti. In ragione del fatto non ci avrebbe seguito gran parte dell’elettorato e l’avrei capito molto bene perché è difficile cambiare le cose sostenendo chi ha creato le cose che vuoi cambiare”.