Nei giorni scorsi la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-SIFO e la Società Italiana dei Farmacisti Preparatori – SIFAP hanno inviato a firma congiunta ad AIFA una richiesta per l’autorizzazione all’impiego della quantità residuale del Vaccino Janssen anti-COVID-19 a seguito di prove di simulazione nell’allestimento in siringa (Ad26.COV2-S[ricombinante]).
Nello specifico le due Società Scientifiche – che sono state promotrici delle Istruzioni Operative per l’allestimento delle varie formule di vaccini anti-COVID-19 – hanno richiesto al Direttore Generale dell’Agenzia “di voler autorizzare l’impiego della quantità residuale per l’erogazione di una sesta dose al fine di ridurre gli sprechi ed aumentare il numero di dosi (+20% nel caso di Janssen) a disposizione degli operatori impiegati nella campagna vaccinale”. La richiesta è stata presentata in “in considerazione del fatto che è inclusa in ogni fiala una quantità residuale che assicura l’erogazione di una dose aggiuntiva completa da 0,5 mL”.
Nella pronta risposta di riscontro pervenuta dal Direttore Generale di AIFA, Nicola Magrini, alle società si precisa che “la Commissione Tecnico Scientifica dell’Agenzia (CTS) sottolinea l’opportunità di cercare di ricavare il maggior numero possibile di dosi da ciascun flaconcino di vaccino, fatta salva la garanzia di iniettare a ciascun soggetto la dose corretta e la disponibilità di siringhe adeguate. Resta inteso che eventuali residui provenienti da flaconcini diversi non potranno essere mescolati”.
L’istruzione operativa sul vaccino Janssen era stata pubblicata da SIFO e SIFAP lo scorso 30 marzo ed era subito stata recepita dalle farmacie ospedaliere di tutto il territorio nazionale. Il Presidente SIFO Arturo Cavaliere coglie l’occasione per ricordare che tutte le istruzioni operative sono sempre disponibili pubblicamente per tutti gli operatori sanitari: “Attenersi scrupolosamente alle istruzioni che abbiamo puntualmente e con precisione proposto a tutto il SSN permette di non cadere in quegli errori di sovradosaggio che abbiamo riscontrato recentemente, assicurando sicurezza sia ai cittadini, che agli operatori, che alle organizzazioni coinvolte nella campagna vaccinale”.