Nelle giornate di sabato 18 e venerdì 24 febbraio 2023, il Questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento in frontiera ed al CPR di Bari di due cittadini stranieri gravati da numerosi precedenti penali.
Nella giornata di sabato 18 febbraio, gli Agenti Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza hanno accompagnato presso il CPR di Bari, per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale, un cittadino peruviano 41enne, in Italia da diversi anni, appena dimesso dalla Casa Circondariale di Monza, ove ha scontato una condanna a sei anni di reclusione, con la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dall’ufficio attinente la tutela, la curatela e l’amministrazione di sostegno, per essersi reso responsabile di reati di violenza sessuale, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, durante una serata fra conoscenti, in evidente stato di ubriachezza, iniziava a fare delle avances alla padrona di casa e, di fronte al suo rifiuto, iniziava a distruggere il mobilio della cucina e a scagliare bottiglie di vetro contro le pareti, svegliando il figlio di sei anni che viveva con la donna. La costringeva quindi a subire un rapporto sessuale completo e non protetto minacciandola con un coltello da cucina e dichiarando che l’avrebbe uccisa dinanzi al bambino (che nel frattempo si era svegliato per le urla e i colpi inferti dall’uomo alla porta della sua camera) se non lo avesse accontentato. La donna, sebbene traumatizzata dalla violenza subita e dalle persistenti urla e minacce dell’uomo, riusciva a contattare il 112 che inviava sul postole forze dell’ordine, che procedevano all’arresto dell’uomo, resosi responsabile anche di resistenza a pubblico ufficiale.
Scarcerato il 18 febbraio e accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura, il Questore di Monza e Brianza ne ha disposto il trattenimento presso il CPR di Bari, ove è stato accompagnato e collocato da personale dell’Ufficio Immigrazione in serata. Lì, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, lo straniero sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo per un definitivo allontanamento dal territorio nazionale.
Nella giornata di venerdì 24 febbraio, un altro cittadino extracomunitario e precisamente un cittadino marocchino di 26enne è stato definitivamente rimpatriato nel paese di origine, mediante l’accompagnamento alla frontiera da parte degli Agenti della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza. Il cittadino nordafricano, giunto in Italia nel 2018, oltre a dedicarsi allo spaccio di sostanze stupefacenti, si è da subito determinato a commettere gravi reati sia predatori sia contro le persone. Infatti, nel mese di luglio conosceva una donna tunisina che iniziava a minacciare e perseguitare dopo un breve periodo di frequentazione, che però cessava a causa delle continue minacce nei confronti della giovane, spintesi al punto di danneggiare l’auto del marito. A dicembre veniva arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, reati per i quali veniva sottoposto a custodia cautelare in carcere. Successivamente sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, veniva più volte segnalato per mancata ottemperanza all’obbligo, fino al mese di novembre 2020, quando nel corso di un controllo veniva arrestato per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. In quella circostanza veniva trovato in possesso di circa 1.300 € dei quali non sapeva giustificare la provenienza.
Nel 2021 veniva emesso a suo carico ordine di cattura per scontare la pena di un anno, quattro mesi e diciotto giorni di reclusione per i reati commessi, cattura che veniva eseguita nel mese di agosto. Scarcerato il 24 febbraio, veniva disposto dal Questore di Monza e della Brianza l’accompagnamento immediato presso la frontiera, provvedimento che veniva convalidato dal Giudice di Pace di Monza, il quale riteneva che la presenza del cittadino marocchino in Italia non fosse in alcun modo giustificata, non potendo lo stesso contare su un domicilio certo né su redditi che potessero consentirgli un dignitoso inserimento nel tessuto sociale italiano. Di conseguenza, gli Agenti Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza lo hanno accompagnamento all’aeroporto di Milano Malpensa, ove è stato imbarcato su un volo della Royal Air Maroc per Casablanca.