“La bozza del piano nazionale di ripresa e resilienza è caratterizzata da luci e ombre: bene il finanziamento per la depurazione delle acque reflue e quello per la chiusura del ciclo dei rifiuti di parecchie città del centro sud. Male, invece, la mancanza di risorse per le bonifiche dei siti di interesse nazionale dovuta purtroppo all’assenza di progetti cantierabili. Male anche per le troppo poche risorse messe a disposizione per contrastare il dissesto idrogeologico di cui l’Italia soffre gravemente”, afferma Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Da parte nostra riteniamo che questa sia un’occasione importante per chiudere i conti con il passato. In poche parole bisogna mettere le risorse economiche su quegli ambiti dove scontiamo ritardi decennali: acque reflue, bonifiche, qualità dell’aria, rifiuti e consumo del suolo. Visto che parliamo di Recovery Fund non dimentichiamo mai che, delle 86 procedure di infrazioni Ue pendenti sul nostro Paese, ben 20 sono su materie ambientali. Di queste diverse sono arrivate a doppia sentenza da parte della Corte di giustizia nei confronti dell’Italia con sanzioni pecuniarie che ammontano a circa 600 milioni di euro. Proprio su questi ambiti bisogna intervenire con urgenza: lo chiediamo da tempo”, conclude.