Palermo – “Dato che il Ministro Lollobrigida ritiene che i poveri mangiano meglio dei ricchi, sarà certamente fiero del fatto che da oggi migliaia di famiglie siciliane, insieme agli oltre 32850 nuclei sparsi in tutta Italia che hanno beneficiato del reddito di cittadinanza, da oggi, con un SMS potranno mangiare ancora meglio, essendo ancora più poveri.
Non potendo quindi contare sulla sensibilità del governo Meloni che continua la sua guerra ai poveri e non alla povertà, rinnoviamo l’appello al Presidente della Regione Schifani e all’Assessore al ramo Albano, che ha già mostrato disponibilità e sensibilità su questo tema, affinché attivi quantomeno il programma GOL per assicurare formazione e lavoro alle fasce più deboli della Sicilia. La fame non aspetta.
Invito provocatoriamente il Ministro Lollobrigida in Sicilia per vedere con i suoi occhi il danno economico e sociale che questo governo ha scelto deliberatamente di compiere abolendo il reddito di cittadinanza. Il governo Meloni dimostra tutta la sua insensibilità su questo tema utilizzando nuovamente lo strumento dell’SMS”.
A dichiararlo è il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola a proposito del nuovo SMS che cancella definitivamente il Reddito di Cittadinanza per altre migliaia di famiglie siciliane.
“C’è il rischio di una vera e propria bomba sociale – sottolinea Di Paola – perché quando di punto in bianco togli il pane alle persone, non ne esce mai nulla di buono. Il governo nazionale abolendo il rdc ha lasciato tutta la questione alle Regioni, quasi tutte governate dal centrodestra, ai sindaci e ai servizi sociali comunali che già fanno quotidianamente miracoli. Il Presidente Schifani, al pari di altri presidenti di regione, sapeva da mesi che il governo nazionale avrebbe eliminato il reddito di cittadinanza ma non si è fatto trovare pronto e non ha attuato nessuno strumento alternativo di sostegno al reddito e all’inclusione lavorativa. La Regione Siciliana faccia il possibile per evitare un disastro economico e sociale. Resta purtroppo il dato di fatto che solo il Movimento 5 Stelle è e rimane l’unica forza politica in Italia che dà voce agli ultimi, convinto com’è che nessuno debba restare indietro perché una società inclusiva è una società migliore – conclude Di Paola.