Rho – Molte famiglie sono in difficoltà nell’affrontare le spese per affitto e utenze, a causa delle ripetute crisi economiche di questi ultimi anni. Il Comune di Rho, su proposta dell’assessore al Patrimonio Nicola Violante, ha definito un percorso che permetterà di gestire la cosiddetta morosità incolpevole. E’ il primo ente locale della Città metropolitana a dotarsi di questo strumento.
La mattina del 20 dicembre 2023 è stato sottoscritto un patto che vede coinvolti l’Amministrazione comunale, Aler e il sindacato degli inquilini Sicet, da tempo all’opera per definire le linee guida per l’integrazione dei criteri di recupero della morosità e per la definizione della morosità incolpevole. Hanno firmato il patto il Sindaco Andrea Orlandi, l’assessore al Patrimonio Nicola Violante, il segretario di Sicet Milano Roberto Cetara, affiancato da Giacomo Manfredi, responsabile della zona Rhodense per Sicet Milano. Aler è rappresentata dal direttore generale Matteo Papagni e dal presidente Matteo Mognaschi.
Il protocollo è stato ideato in linea con la legge regionale 16 dell’8 luglio 2016, dedicata alla Disciplina regionale dei servizi abitativi: l’art. 25 dispone che la Regione, le ALER e i Comuni debbano sostenere i “nuclei familiari in condizioni di indigenza e gli assegnatari dei servizi abitativi pubblici in comprovate difficoltà economiche e il comma 5 dell’art. 26 dispone che “gli inquilini in condizione di accertata morosità incolpevole” possano concordare “un piano di rientro modulato per un tempo compatibile con la condizione economica del nucleo familiare.
E’ nato così un protocollo d’intesa con il Sicet, il sindacato degli inquilini iscritti alla Cisl, attraverso il quale sono state definite e formalizzate:
le modalità di gestione dei piani di rientro dalla morosità;
la gestione della morosità incolpevole, mediante la costituzione di un’apposita Commissione Comunale di Valutazione;
E’ stato avviato di un percorso di collaborazione con le Organizzazioni Sindacali dell’Utenza/Inquilini, per il recupero della morosità accumulata nella gestione del patrimonio abitativo di Edilizia Residenziale Pubblica.
E’ stato poi definito e approvato un apposito Regolamento Comunale per disciplinare, conformemente ai principi di trasparenza, imparzialità, efficienza ed economicità, le modalità di funzionamento della Commissione Comunale di valutazione della Morosità Incolpevole (incapacità incolpevole di pagamento) degli assegnatari degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà del Comune.
I benefici indicati dal Protocollo potranno essere richiesti solo dagli assegnatari collocati in Area di Protezione (Isee sino a 10.000) e che, come previsto dalla legge regionale, risultino essere debitori per importi superiori a 2.000 € e quelli collocati in Area di Accesso Classe B1 ( Isee fino a 30.000).
A fine 2022, su 559 assegnatari degli alloggi di competenza comunale 133 inquilini potrebbero rientrare tra quanti posseggono i requisiti per la presentazione di un’istanza alla neo Commissione comunale di valutazione.
La commissione valuterà la reale incapacità, parziale o totale al pagamento della morosità pregressa e verificherà l’esistenza di particolari condizioni che compromettono e/o limitano la capacità di produzione del reddito (licenziamento, demansionamento, cessazione dell’attività lavorativa, menomazioni, eventi luttuosi, detenzione ecc..).
La commissione sarà composta dal Dirigente Comunale o suo delegato, a cui compete la gestione del patrimonio comunale ERP, che funge da Presidente;
dal Responsabile dei Servizi alla Persona (Posizione Organizzativa), o suo delegato, a cui compete l’assegnazione degli alloggi ERP comunali, rappresentante dell’Amministrazione Comunale;
da n. 1 rappresentante del Gestore del patrimonio ERP, competente in materia;
dal/dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dell’utenza/inquilini che potranno integrare l’istruttoria delle domande rilasciando pareri consultivi ma non avranno diritto di voto.
“Siamo molto soddisfatti di avere sottoscritto questo accordo con la Città di Rho – dichiara Roberto Cetara, segretario del Sicet Milano – Rappresenta la finalizzazione di un percorso complicato che però ha portato a un risultato che sarà positivo sia per l’Amministrazione sia per l’inquilinato. Questo permette un recupero del debito concordato, sopportabile per l’utenza messa in difficoltà dalla crisi. Si salvaguardano i casi più fragili, dato che rientra nella missione sociale di una Amministrazione comunale, e lo si fa attraverso un sistema trasparente e controllato. Questo consente agli inquilini di Rho di avere pari trattamento rispetto ad altri residenti in strutture di Aler”.
“Rho è il primo ente locale dell’area metropolitana di Milano a dotarsi di un protocollo simile – aggiunge Giacomo Manfredi, responsabile della zona Rhodense per Sicet Milano – L’auspicio è che sia da stimolo per altre realtà locali. Noi siamo presenti in città da tanti anni e rappresentiamo molte famiglie in difficoltà, che vivono nelle case popolari di Comune e di Aler”.
Ha commentato il presidente di Aler Milano, Matteo Mognaschi: “Un approccio attento e differenziato alla morosità è la chiave per affrontare il tema delle insolvenze che grava sulle famiglie, sull’Azienda e sull’Amministrazione Comunale. Dotarsi di una commissione composta di rappresentanti diversi che possa prendere in considerazione ogni situazione in maniera attenta e mirata, oltre che attuare il principio espresso nella Legge Regionale 16/2016, concretizza la volontà di prendersi cura delle famiglie in reale stato di bisogno, accompagnandole in un percorso di sostegno e di recupero calmierato”.
“Da anni lavoriamo a questo accordo, il Covid aveva interrotto il percorso e lo abbiamo ripreso appena possibile – conclude l’assessore Nicola Violante – Il patto potrà essere condiviso da altre sigle sindacali, se lo vorranno. In un momento così critico sull’abitare, questa sinergia permetterà di venire incontro alle famiglie che faranno domanda. La commissione valuterà attentamente ogni richiesta, sulla base dei parametri indicati. Lo scorso anno l’80 per cento degli inquilini ha saldato l’affitto, ma un 20 per cento si trova in serie difficoltà. Occorreva intervenire”.