Rientro a scuola. Cinque consigli ecologici

Alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico, a volte è difficile conciliare le aspettative dei bambini con le richieste degli insegnanti e le costrizioni dei genitori. Ma contrariamente a quanto si pensa a priori, la scelta di un inizio anno scolastico ecosostenibile potrebbe finalmente mettere tutti d’accordo.

L’inizio dell’anno scolastico è generalmente un periodo cruciale. Nella vita di un bambino, ma anche in quella dei suoi genitori. Perché tornare a scuola è, tra l’altro, costoso. E fino a poco tempo, tornare a scuola poteva anche essere costoso per il pianeta. Ma oggi ci sono soluzioni più eco-responsabili. Ecco alcuni esempi.

 

Scommetti sull’occasione

Tra le principali voci di spesa per l’inizio dell’anno scolastico, c’è la borsa della scuola di tuo figlio e l’astuccio che generalmente lo accompagna. Tuttavia, secondo l’Agenzia francese per la gestione dell’ambiente e dell’energia (Ademe), uno zaino in poliestere da 3 kg emette, dalla sua fabbricazione allo smaltimento, circa 59 kg di CO2. Quindi, per limitare la tua impronta di carbonio, perché non pensare di prendere uno zainetto di seconda mano? Su un sito online o in una vendita di usato, possono esserci buone opportunità.

 

Anche per quanto riguarda i libri, ora ci sono servizi di compravendita di seconda mano. Servizi offerti online, ma anche da alcuni grandi marchi nei punti vendita fisici.

 

E non dimenticare il riciclaggio domestico. Quindi se sei un po’ bravo con le mani, una vecchia felpa troppo piccola può facilmente diventare un nuovo kit. Idem per le copertine di plastica per notebook.

 

Prenditi cura della tua attrezzatura

Se invece l’anno precedente hai investito in un raccoglitore di qualità – o hai insegnato a tuo figlio a prendersi cura della sua attrezzatura -, non esitare a utilizzarlo per un altro anno. Anche diversi anni. E per convincere tuo figlio, prova la personalizzazione che può dargli l’impressione di nuovo.

 

Per quanto riguarda il materiale scolastico, il trucco funziona anche. I feltri che sono stati accuratamente sigillati dopo ogni utilizzo dovrebbero poter durare almeno un anno in più, ad esempio. Un taccuino ordinato con ancora poche pagine bianche rimaste può, dal canto suo, l’anno successivo, essere utilizzato almeno come taccuino da bozza.

 

Scegli materiali scolastici che durino

Se la plastica è stata a lungo attraente, bisogna riconoscere che ha due svantaggi: a volte può essere fragile e poco ecologica. Allora perché non optare per forbici, righello o matite di legno o di metallo che si conserveranno più a lungo? Anche dai fratelli maggiori alle sorelline.

Considera anche le penne stilografiche e le loro cartucce d’inchiostro ricaricabili. E sappi che oggi ci sono anche penne a sfera ricaricabili. Quindi una penna in legno FSC dovrebbe costarti circa 0,50 € e la sua ricarica 0,15 €. La sua controparte classica in plastica usa e getta ti costerà almeno 0,40€. Una soluzione redditizia sin dalla prima ricarica, dunque.

 

Scegli materiali scolastici più ecologici Parallelamente ai materiali scolastici destinati a durare nel tempo, ora hai anche la possibilità di scegliere quelli più ecologici. Così colle a base di amido – preferibilmente in stick – gomme da cancellare prive di ftalati e lattice, penne senza profumo, pennarelli a base di coloranti naturali, correttori senza solventi, colori ad acquerello anziché acrilici, rivestimenti per calcolatrici o quaderni con, ad esempio, l’Ecolabel europeo o il logo NF Environnement.

 

Prendi nuove abitudini

Al di là dei materiali scolastici, il ritorno a scuola può essere un’opportunità per adottare nuove abitudini più eco-responsabili. Sostituisci gli snack confezionati singolarmente con frutta fresca o snack fatti in casa trasportati in un contenitore specifico, ad esempio. Oppure opta per una bottiglia d’acqua invece di bottiglie d’acqua di plastica usa e getta.

 

Anche per quanto riguarda gli spostamenti, potrebbe essere il momento di rivedere le tue abitudini. Quindi, considera il carpooling con altri genitori. Il meccanismo dovrebbe permetterti di risparmiare carburante e ridurre la tua impronta ecologica risparmiando tempo.

E se la scuola è vicina, perché non iniziare ad andare anche a piedi o in bicicletta? Un modo anche per praticare un po’ di attività fisica e perché no, per abituare i vostri bambini quando iniziano a crescere facendogli fare il percorso da soli, o con i loro amici. Ma intanto c’è anche la soluzione del pedibus che permette ai più piccoli di andare a scuola a piedi, sotto la supervisione dei genitori accompagnatori che, a loro volta, vanno a prendere i bambini per “condurli” a scuola.

 

(Nathalie Mayer su Futura-Planète del 23/08/2022)