CATANIA – INCHIESTA “GANCIO”: il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, Giovanni Cariolo, ha accolto la richiesta di archiviazione del Pm per le accuse – emerse a gennaio nell’ambito dell’inchiesta “Gancio” – a carico del dottore commercialista e consigliere dell’Ordine Dario Scelfo, coinvolto per presunti accessi abusivi al sistema informatico di Riscossione Sicilia.
«Ero certo dell’operato della magistratura che ha permesso di chiarire in modo inequivocabile la mia posizione di consulente – spiega il dott. Scelfo, assistito dall’avv. Walter Rapisarda – ho interloquito con Riscossione Sicilia nell’ambito del mio ruolo di commercialista, per avere informazioni circa un pignoramento notificato ad una società cliente del mio studio, nonostante l’avvenuta presentazione della domanda di rottamazione dei ruoli, e a fronte di formale diffida. Ciò è avvenuto per acquisire informazioni professionali che erano legittimamente nella disponibilità del richiedente. L’inchiesta col suo clamore mediatico ha determinato gravissimi contraccolpi professionali, ma finalmente l’iter è giunto alla sua conclusione, dimostrando la liceità del mio operato. Ho sempre ribadito la mia estraneità ai fatti e la fiducia nella magistratura mi ha dato ragione: l’epilogo di questa vicenda restituisce dignità e decoro al mio impegno da sempre svolto nel pieno rispetto della legge e dell’etica professionale».