Nella città di Rivoli, si è verificato un grave tentativo di truffa, con l’utilizzo dello stratagemma dei controlli in relazione alla infezione da Coronavirus, nei confronti di una signora di 72 anni che stava tornando a casa.
Attorno alle 13, un uomo di circa 40 anni, ben vestito, con una valigetta 24 ore al seguito, ha avvicinato la signora, intenta ad aprire il portone dello stabile. L’uomo faceva finta di suonare ai citofoni. La signora gli ha chiesto chi stesse cercando in particolare e il soggetto rispondeva che era stato inviato dall’ASL al fine di disinfestare il condominio per prevenire il contagio e la diffusione del coronavirus. Continuava dicendo che l’indomani mattina sarebbe tornato, insieme ad altri colleghi, munito di camice bianco, per sottoporre tutti i residenti dello stabile a tampone.
A quel punto l’uomo ha chiesto il nome all’anziana, che però, insospettitasi, non glielo ha fornito e gli ha chiesto di allontanarsi dal palazzo. Un’altra condomina, avvedutasi della scena, ha contattato il 112 e personale della Polizia di Stato del Comm.to di Rivoli è intervenuto per le ricerche del truffatore, che però si era già dileguato.
Si ricorda di prestare la massima attenzione a sedicenti operatori sanitari che propongono visite e tamponi domiciliari per verificare la positività al Coronavirus. Queste procedure non sono in alcun modo previste da protocolli sanitari e dunque rappresentano un tentativo di truffa. Non esiste alcuna autorizzazione a effettuare test medici a domicilio ovvero qualsiasi intervento di sanificazione delle abitazioni. Si raccomanda pertanto la massima prudenza, con l’invito a contattare immediatamente le Forze dell’ordine per denunciare simili episodi.