Roma – Eseguita dalla Polizia di Stato una misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di un trentunenne gravemente indiziato del reato violenza sessuale aggravata.
Gli agenti della Polizia di Stato, al termine di una delicata indagine coordinata dalla Procura di Roma, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di un trentunenne gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata.
L’attività investigativa dei poliziotti del commissariato “Prati”, nei confronti dell’uomo, è scaturita dalle dichiarazioni della giovane vittima che, in sede di denuncia, ha raccontato di essere stata da avvicinata dall’uomo mentre, a bordo di un autobus, stava raggiungendo il centro sportivo presso il quale lei si allena.
Sedutosi accanto alla quindicenne, il giovane ha iniziato a farle i complimenti per il suo aspetto per poi arrivare a baciarle la mano, le guance e toccarle i capelli. Quando poi la ragazza spaventata ha preso il cellulare per chiedere aiuto, lui glielo ha strappato di mano per fare uno squillo al proprio numero.
A quel punto la vittima, fortemente spaventata da queste morbose attenzioni, è scesa dal mezzo pubblico ma, l’uomo, non contento, l’ha seguita fino in palestra e ha cercato di baciarla sulle labbra. Solo allora la giovane è riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto al suo allenatore all’interno del centro sportivo.
Dai successivi accertamenti condotti dai poliziotti è poi emerso che il 31enne, nei giorni seguenti, ha iniziato a chiamarla e a mandare foto e messaggi. Peraltro, solo un paio di mesi prima, era stato denunciato per un episodio simile commesso ai danni di un’altra giovanissima vittima.
Per questi motivi nei confronti del trentunenne il Pubblico Ministero ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari, la misura della custodia cautelare in carcere e l’uomo è stato portato presso la casa circondariale di Regina Coeli.