Giunto alla tredicesima edizione si sta svolgendo, a Roma, il Salone della giustizia, la più importante manifestazione legata al mondo della giustizia italiana, che coinvolge esperti del settore, personalità politiche e della società civile.
Presso il tecnopolo di via Giacomo Peroni è stata organizzata una tre giorni per approfondire i temi connessi alla diffusione della cultura della legalità.
Da martedì 25 a giovedì 27 ottobre sono nove i convegni in cui si alternano personalità del mondo giornalistico, giuridico, politico e della sicurezza. Ad essere affrontati sono i temi della giustizia, del realismo energetico e tutela dell’ambiente, della sanità digitale, della telemedicina, dell’antiriciclaggio e della legalità digitale e molti altri.
Oggi, durante lo svolgimento del convegno dal titolo “Un piano sicurezza per il sistema economico”, è intervenuto, come relatore, il capo della Polizia Lamberto Giannini.
Con riferimento alle possibili ripercussioni del delicato momento storico, sulla piazza e sulla tenuta sociale, il capo della Polizia ha sottolineato come “il momento che stiamo vivendo è di assoluta delicatezza. Le ricadute economiche, per esperienza, si traducono in impegno di piazza. Noi cercheremo di gestire l’ordine pubblico con la massima oculatezza. Il mantra sarà quello di fare opera di mediazione”.
La moderatrice Fiorenza Sarzanini, vice direttore del Corriere della Sera, ha infine chiesto al prefetto Giannini come ci si sta organizzando per garantire la sicurezza del Paese “Le cose su cui concentrarsi sono due – ha precisato il capo della Polizia – La prima è il controllo del territorio, fondamentale per monitorare eventuali infiltrazioni della criminalità e tutto ciò che può mettere a repentaglio la sicurezza e la ripresa. Abbiamo molta attenzione anche per la formazione dei poliziotti. Le nuove tecnologie permettono già su strada di fare dei controlli e delle verifiche immediate. Per ciò che riguarda l’ordine pubblico, anche qui si dà molta importanza alla formazione con la scuola di Polizia di Nettuno che insegna le migliori tecniche di gestione dell’ordine pubblico. In tale contesto, la cosa più importante è il fattore umano e avere ben presente che ci possono essere situazioni di grave difficoltà e grave disagio. Il dissenso ed il diritto di manifestare è nostro dovere tutelarli e gestirli. In questo ambito è importante tutelare il dissenso con l’attività preventiva e di informazione al fine di evitare infiltrazioni esterne.
Domani nel corso del panel “Scuola: ascensore sociale per i giovani”, tra i relatori sarà presente Giuseppe Linares, direttore del Servizio centrale anticrimine della Polizia di Stato