Sandro Ruotolo, membro della segreteria nazionale del PD, oggi a “Il Timone” condotto dal direttore editoriale Daniele Biacchessi, ha dichiarato sulla FM di Radio Giornale Radio:
“Giorgia Meloni non può permettersi di attaccare pubblicamente un cittadino privato come Saviano, un giornale come Repubblica o un altro giornalista. È un attacco al pluralismo, una voce scomoda che viene delegittimata. L’indipendenza è sacra, è inaccettabile che venga messa in discussione con veline e attacchi pubblici: l’informazione o è libera o non lo è, ma in questo momento è nelle mani della politica”.
“Leggevo i giornali e ho scoperto che ieri sera il CdM, alla vigilia della Giornata della Memoria, ha promosso ambasciatore Mario Vattani, il Console fascio-rock che faceva i saluti romani e andava alle feste di CasaPound. Sono molto preoccupato – ha aggiunto Ruotolo -. Il ruolo dell’informazione è quello di controllare il potere e non di essere controllata. Nel nostro Paese abbiamo un’editoria di carta stampata che è della destra, dove addirittura il re delle cliniche private, Angeluzzi, controlla tutti questi giornali ed è deputato della Lega. Ha ragione chi dice che c’è il tema del conflitto di interessi e c’è un allarme. Siamo un mondo capovolto, bisognerebbe andare nelle piazze a raccontare questa pericolosità. Se un giornalista non informa, la qualità della democrazia viene meno: quando c’è censura, si chiama regime. Ma la dice lunga il fatto che nel simbolo del partito di maggioranza che governa ci sia una fiamma”.