Saldi delle mie brame… a che e a chi servono

Sabato 2 luglio in tutte le regioni italiane partono i saldi, ufficialmente occasione per acquisti scontati sulle merci estive che i negozi hanno ancora in magazzino e di cui vorrebbero disfarsene.

Eppure, se voglio comprare un tv nuovo (2) o una camicetta o un paio di scarpe, tra l’online e i negozi in “presenza” c’è solo la difficoltà della scelta… Amazon che un giorno sì e l’altro pure fa promozioni; il negozio sotto casa pinco e pallo che fanno altrettanto; i consumatori che non hanno bisogno dello specchietto “saldi” per comprare dove, quando e come vogliono… insomma il mondo in cui viviamo, non quelli dei saldi con le date fisse.

Cosa non torna?

I saldi, gloriosi di un mondo che non c’è più, sono giustificazione di una macchina burocratica ridicola che vede ogni Regione impegnata a normare (riunioni, voti, informazione… tutta roba per cui si spendono i soldi del contribuente) e dare un senso alla loro specifica inutile funzione istituzionale. Cancellarli, relegarli all’archivio… difficile?

Queste osservazioni sono note a tutti, ma per alcuni è bello essere attori del “gioco dei saldi”. “Gioco” che è bene stare attenti che non si trasformi in un “giogo”, sottomissione ad un delirio che ci porta a credere che le occasioni dei saldi vadano prese a volo.

PS

Per chi deciderà di parteciparvi, si ricordi che, anche se i “buoni” commercianti e le “buone” istituzioni ci fanno pagare poco alcuni prodotti, i diritti dei consumatori su acquisti, recessi, conformità, etc. valgono come se si facesse l’acquisto più costoso della propria vita.

ADUC – Associazione Diritti Utenti e Consumatori 

1 – gli interessati prendano appunti oggi dei prezzi di alcuni prodotti, sì da verificare se dopo il 2 luglio sono gli stessi prezzi sui quali è stata applicata la percentuale di sconto. Nel contempo, essendo svuotamento di magazzino, non dovrebbe esserci ampia disponibilità…. Belle sorprese si annunciano…

2 – visto che col nuovo digitale terrestre in corso di applicazione è possibile che il vecchio valga la pena di essere sostituito