SALDI ESTIVI: LA SPESA MEDIA SARÀ DI POCO PIÙ DI 170 EURO A FAMIGLIA

Al via oggi in Sicilia, il 3 luglio seguiranno quasi tutte le altre regioni. Il Centro Studi Confcommercio stima in 2,6 miliardi il valore complessivo. Federmoda: “occasione importante per recuperare il tempo perduto”.

È la Sicilia la regione che ha inaugurato, giovedì primo luglio, la stagione 2021 dei saldi estivi. A ruota, il 3 luglio, ci saranno praticamente tutte le altre regioni, con la Basilicata “fanalino di coda” il 2 agosto. Ogni famiglia, secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, spenderà in media 171 euro (74 euro pro capite) per l’acquisto di capi scontati, per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro.

STIMA DEI SALDI ESTIVI 2021  
Valore Saldi Estivi (miliardi di euro) 2,6
Numero Famiglie che acquistano in Saldo (milioni) 15,5
Acquisto medio a famiglia nei Saldi Estivi (euro) 171
Acquisto medio a persona nei Saldi Estivi (euro) 74

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

“Dopo l’annus horribilis, l’auspicio è che riparta la corsa allo shopping. C’è tanta voglia di libertà e di ritorno ad una nuova normalità. E, dopo un lungo periodo di restrizioni, i saldi estivi rappresentano un’occasione importante per recuperare il tempo perduto e rinnovare il guardaroba per le vacanze, acquistando anche a prezzi convenienti”: questo il commento di Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio. L’attesa è di consumi in crescita rispetto allo scorso anno e anche di “una conferma del trend degli acquisti nei negozi di prossimità, dopo il forzato ricorso al web. In questo senso attendiamo dal Governo una forte presa di posizione, già nel prossimo incontro dei ministri delle Finanze e governatori delle Banche centrali del G20 a Venezia, per l’introduzione di un’imposta minima globale sui ricavi dei colossi del web nei Paesi in cui operano. È una soluzione fondamentale – conclude Borghi – per riequilibrare i rapporti di forza in un mercato che non può rimanere senza regole. Occorre dare certezze alle imprese per garantire i valori della nostra società, della nostra tradizione, della nostra economia e dei nostri territori, ma soprattutto per rendere più stimolante, sostenibile e reale la relazione sociale tra le persone”.